Sta proseguendo a gonfie vele il progetto corilicolo di Coldiretti Asti. Quest’anno hanno aderito all’accordo di filiera, stipulato col gruppo dolciario Novi-Elah-Dufour di Novi Ligure, ben 198 corilicoltori dell’Astigiano. A confermarlo è la medesima associazione agricola, che spiega: “La superficie interessata è di 100 ettari in più rispetto all’anno scorso, ovvero 500 ettari, per una produzione potenziale di 10 mila quintali di nocciole del Monferrato nella varietà più pregiata al mondo, la Tonda Gentile Trilobata. Ogni produttore, insieme all’accordo di filiera – prosegue Coldiretti Asti – ha sottoscritto un rigido protocollo produttivo con le indicazioni e gli impegni tecnici per raggiungere una qualità adeguata. Ed ogni corilicoltore si è attenuto con scrupolo a tali impegni, consapevole che la qualità paga. Mediamente (proprio in base alla qualità), nell’ultima campagna le nocciole monferrine hanno spuntato un prezzo attorno ai 380 euro al quintale.
Giunto al terzo anno, questo innovativo accordo di filiera, attuato da Coldiretti attraverso la cooperativa UeCoop “Monferrato Frutta” che coinvolge anche i corilicoltori dell’Alessandrino, ha introdotto importanti criteri di valutazione della qualità e quindi conseguentemente sulla metodologia di formazione del prezzo. Sempre facendo riferimento all’anno passato, ad esempio, la resa media ponderata che ha fissato il valore per tutti i 160 conferitori è stata del 44,83%, che applicata al prezzo massimo registrato dai listini ufficiali della Camera di Commercio di 8,35 punto resa, ha portato ad aver garantito ad ogni corilicoltore un introito di 374,33 euro al quintale a cui sono poi stati aggiunti 4 euro di premio qualità per tutti, sempre al netto di un’eventuale qualità ancora superiore”. “Da notare – rileva Antonio Ciotta, direttore di Coldiretti Asti – come l’annata precedente, la 2015/2016, sia stata ancora più performante, con una media di 75 centesimi al quintale in più, grazie a un punto resa di 9,10 euro (contro gli 8,35), e una media dal 46% (contro i 44,83)”.
“Abbiamo fatto e continueremo a fare molta attenzione – afferma il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio – nella valutazione delle varie partite conferite dai nostri corilicoltori. La resa qualitativa effettiva, depurata dei frutti bacati, raggrinziti e cimiciati, viene eseguita dai tecnici secondo precise indicazioni eliminando ogni possibile contestazione. Speriamo che anche quest’anno il bilancio possa essere positivo e che l’andamento climatico alla fine non abbia penalizzato troppo le coltivazioni”.