Diminuisce a volume (-7%) e a valore (-1%) l’export dell’ortofrutta dell’Ue nei primi sei mesi del 2017. È quanto emerge dagli ultimi dati Eurostat elaborati dal Fepex, la federazione spagnola degli esportatori di frutta. In totale sono stati 2,9 milioni le tonnellate di frutta e verdura esportate per un valore si 2408 milioni di euro.
Nel dettaglio il Fipex comunica che le esportazioni dell’Unione europea di frutta verso i paesi terzi sono diminuite dell’8% a volume (1,8 milioni di tonnellate) e il valore è aumentato dell’1% attestandosi a 1.454 milioni di euro. I principali frutti spediti sono mela e pera con 1 milione di tonnellate (-7%) e 497 milioni di euro (-6%), poi gli agrumi con 331.894 tonnellate (-11%) e 227,1 milioni di euro (+2%).
Per quanto riguarda gli ortaggi, invece, le esportazioni sono ammontate a 1,1 milioni di tonnellate (-7%) e 953,4 milioni di euro (-3%). Le più esportate cipolle e aglio con 390.047 tonnellate (+7%) per un valore di 145 milioni di euro (-24%), le patate con 361.355 tonnellate (-13%) per un valore di 161,7 milioni di euro (-7%).
Sempre nel primo semestre 2017 il principale destinatario di frutta e verdura dell’Ue è stata la Bielorussia, con 700.605 tonnellate, il 6,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2016. Seguono la Svizzera con 340.524 tonnellate (-4,5%) e la Norvegia con 183.215 tonnellate (-18%). Altre destinazioni importanti per l’Unione europea sono la Serbia con 122.873 tonnellate, l’Ucraina con 94.109 tonnellate, l’Egitto con 90.317 tonnellate e il Brasile con 83.461 tonnellate.
I dati, conclude la nota, proseguono una tendenza al ribasso già osservata nel 2016, quando erano già diminuiti del 9% rispetto al 2015, attestandosi a 6,5 milioni di tonnellate, il che, secondo il Fepex, riflette la difficoltà di accesso a nuovi mercati da parte dei paesi della Comunità europea.