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Frutta secca, “tengono” i quantitativi ma cala il fatturato

frutta secca

I dati Istat elaborati da Fruitimprese relativi al commercio ortofrutticolo nei primi quattro mesi del 2017 confermano per la frutta secca una tendenza che si era già mostrata nel primo trimestre, ovvero una sostanziale tenuta delle movimentazioni a livello quantitativo, ma un calo a doppia cifra percentuale del fatturato. Più nel dettaglio, per quanto riguarda l’export, tra gennaio e aprile 2017 sono state commercializzate 17.272 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 17.130 dello stesso periodo dello scorso anno, con un incremento dello 0,8%. In termini di valore, tuttavia, è stata registrata una flessione del – 14,7%, passando da 149,27 a 127,38 milioni di euro. Sul fronte dell’import la situazione è analoga. Tra gennaio e aprile 2017 sono state infatti importate 63.656 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 62.533 tonnellate del primo quadrimestre di un anno fa. In termini percentuali, ciò significa un + 1,8%. In termini di valore, invece, il crollo è stato del – 19,5%, passando da 387,34 a 311,77 milioni di euro.

Dando uno sguardo agli altri generi ortofrutticoli, sul fronte dell’export fanno segnare numeri positivi in termini di fatturato legumi e ortaggi (+ 7,4%), la frutta fresca (+ 4,8%) e la frutta tropicale (+ 3,4%). In deciso calo invece gli agrumi, al – 13,7%. Per quanto riguarda l’import, i legumi e gli ortaggi salgono in fatturato del + 16,6%, gli agrumi addirittura del + 52,8%, la frutta fresca del + 8,2%. In netto calo invece il costo della frutta tropicale, che segna un – 24,5%.

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