Dal 19 maggio la Russia, all’elenco già in essere di prodotti ortofrutticoli che non possono più essere importati dalla Turchia, ha aggiunto anche zucchine e zucche, ufficialmente per motivi fitosanitari (presenza di un parassita).
A darne notizia Yulia Shvabauskene, vice direttore del Rosselkhoznadzor (il servizio russo di ispezione fitosanitaria) all’agenzia di stampa Interfax. L’embargo russo ai danni di frutta e verdura della Turchia è iniziato a gennaio del 2016 dopo l’inasprirsi dei rapporti tra Mosca e Ankara in seguito all’abbattimento di un aereo russo al confine con la Siria.
Il funzionario del Rosselkhoznadzor ha anche aggiunto che queste ulteriori restrizioni – la Russia negli ultimi due mesi ha vietato anche le importazioni, sempre dalla Turchia, di melanzane, peperoni e melograni e, più recentemente, anche le lattughe – sono temporanee e che comunque è stato cancellato il divieto totale di importazioni di frutta e verdura dalla Turchia. Ad un’altra agenzia di stampa (Tass), Yulia Shvabauskene ha confermato che molto probabilmente l’embargo non verrà imposto a tutti i prodotti ortofrutticoli per via dell’intensificarsi di negoziati tra i due Stati.
Su Fruchthandel Magazine, nella versione on line, si parla di una vera e propria revoca dell’embargo ai danni dei prodotti ortofrutticoli della Turchia, a parte zucche, zucchine e insalate, il che rappresenterebbe una vera e propria svolta per l’export di questo paese, soprattutto per un prodotto come le fragole – il 25% è esportato soprattutto in Europa orientale, Russia inclusa – , coltura in crescita negli ultimi anni.
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