In Italia il 60% dei responsabili acquisto è influenzato dall’advertising quando deve scegliere cosa comprare e in quale negozio realizzare gli acquisti. Ma, un po’ a sorpresa, è il volantino lo strumento più efficace a disposizione di brand e retailer per relazionarsi con i clienti finali. Influenza, infatti, il 32% della popolazione. Seguono la pubblicità online (10%), l’Out of home e la pubblicità su carta stampata (6%), mentre gli spot tv sono fermi al 4 percento. Il numero di persone influenzate dai volantini nel processo di acquisto risulta, quindi, otto volte superiore a quello influenzato dagli spot televisivi.
Sono questi alcuni dei risultati delle ricerche di Nielsen e Sense Catch presentati il 28 aprile scorso al webinar “Il volantino: la chiave del successo delle strategie di drive to store” tenuto da ShopFully, tech company italiana leader europeo nel Drive to Store che connette milioni di consumatori online con i negozi fisici intorno a loro.
Alto tasso di integrazione
Anche a livello di coinvolgimento, i volantini garantiscono un tempo di interazione molto maggiore rispetto agli spot televisivi. Dalla ricerca condotta da Sense Catch, agenzia di neuromarketing ingaggiata da ShopFully, risulta infatti che gli spot televisivi riescono a coinvolgere i consumatori per 30 secondi o meno, contro i due minuti, in media, dei volantini.
Non solo, il tempo che i consumatori utilizzano per leggere i volantini risulta più efficace per brand e retailer: la ricerca ha evidenziato come il volantino sia il media che più favorisce il ricordo dell’insegna, con un’efficacia maggiore rispetto agli spot Tv (+14%) e ai banner pubblicitari (+60%).
Ritorno economico garantito: digitale vs cartaceo
Infine, la ricerca NielsenIQ ha approfonditi l’effettivo ritorno economico del volantino, mostrando le differenze tra cartaceo e digitale. Se ogni mese il fatturato del grocery influenzato da volantini cartacei e digitali è pressoché simile, il costo per contattare il totale dei responsabili di acquisto col cartaceo si aggira intorno ai 3,4 milioni di euro, mentre con il digitale è di 800mila euro. Il volantino digitale, quindi, consente un ritorno sugli investimenti (ROI) quattro volte maggiore rispetto al corrispettivo cartaceo.
Per brand e retailer il volantino, dunque, resta un asset non sostituibile, sia per la sua efficacia nel portare persone in negozio, sia per il tempo speso dai consumatori nella sua consultazione. “Questo strumento rappresenta un supporto strategico fondamentale nella relazione che i marchi costruiscono con gli utenti finali, proponendosi come il miglior mezzo per le comunicazioni promozionali – commenta Marco Durante, vp sales & marketing Italia di ShopFully – Il volantino, poi, per esprimere tutto il suo potenziale, deve essere personalizzato, interattivo, in grado di raggiungere il consumatore nel momento in cui si informa per fare acquisti e sul device attraverso cui si informa, ovvero lo smartphone. Proprio per queste ragioni risulta più efficace il volantino digitale, che garantisce un ritorno sull’investimento quattro volte maggiore rispetto al cartaceo. Non a caso il 71% del top management di brand e retailer vede il volantino digitale come una componente strategica su cui puntare e incrementare gli investimenti”.