Sereno, determinato e pronto a combattere a suon di nuove aperture, e ora anche di spot televisivi, la concorrenza. Si è presentato in ottima forma alla conferenza stampa di ieri a Milano Patrizio Podini, storico patron di uno dei principali attori del mondo della distribuzione moderna italiana, MD, insegna che di anno in anno sembra macinare risultati positivi senza alcun tentennamento.
Dopo il cambio di rotta inaugurato qualche anno fa con l’apertura di nuovi format, e una decisa spinta sull’acceleratore per quanto riguarda la comunicazione con l’arrivo di un volto nazional-popolare come quello di Antonella Clerici come testimonial, i risultati continuano ad essere di segno positivo.
”Non abbiamo comprato aziende e non abbiamo progetti particolari” ha esordito Podini, anche se in realtà la sua creatura non sembra proprio di quelle che aspetta le mosse degli altri. Fiero di aver scalato ulteriori posizioni nella classifica stilata da Mediobanca sul mondo retail – “Nel 2018 eravamo al settimo posto, sono certo che quest’anno arriveremo al quinto” –, fiducioso di crescere anche quest’anno almeno del 7% – “Magari l’approdo in TV ci consentirà di crescere anche di più” –, Podini sa che il 2020 sarà ricco di insidie, ma sembra volerle affrontare seguendo una strategia votata all’attacco più che alla difesa.
Paura di Aldi? “No, ma sarà una spina nel fianco”
“Vogliamo raggiungere un numero di negozi all’altezza del mercato, perché la concorrenza è sempre più importante e la competizione si amplierà moltissimo nei prossimi anni 3/5 anni. Tutto il mercato si dovrà adeguare. Noi abbiamo fatto da apripista, quando 3 anni fa siamo partiti a costruire negozi e i nostri competitor hanno reagito subito”.
Tra i nuovi arrivati in Italia c’è anche il big tedesco Aldi, osservato con attenzione da Podini, ma non temuto.
“In modo forse un po’ spavaldo pensavano di poter avere subito un successo immediato e invece stanno già portando dei miglioramenti ai loro primi negozi. Diventerà sicuramente un competitor di primo livello, sarà una spina nel fianco per noi, Lidl e Eurospin”.
Secondo Podini non si reagisce solo con la guerra dei prezzi. “Attenzione all’ecologia e alla sostenibilità, al rapporto con i fornitori e alla specializzazione. Aspetti che forse Aldi farà più fatica a raggiungere”.
Aste al doppio ribasso? “Non costruiscono nulla”
A proposito di fornitori, netta la posizione contro le famose aste al doppio ribasso. “È una pratica che può portare vantaggi economici a chi la persegue, ma non costruisce nulla e mette in competizione tre fornitori che poi la volta successiva vorranno rifarsi. Ma così è un massacro. Venire in sede e parlare con noi è la cosa che noi auspichiamo avvenga”.
Nonostante il periodo di grandi cambiamenti all’interno della grande distribuzione italiana tra acquisizioni, vendite e nuove alleanze, per MD non sembra esserci nulla all’orizzonte. “Acquisizioni? Meglio le aperture dirette, le acquisizioni si portano sempre qualcosa dietro che non va. Agendo direttamente l’omogeneità dell’azienda è gestita meglio dalle persone. La nostra acquisizione a Catania, ad esempio, non è stata semplice per noi. Meglio aprire direttamente i negozi”.
Estero? Mai dire mai
Non è mancata una domanda sul possibile sbarco all’estero, considerando la strategica nuova posizione del futuro polo logistico che nascerà nel 2022 a Cortenuova in provincia di Bergamo. Tema, quello della presenza, o meglio non presenza, della distribuzione italiana all’estero che spesso riemerge in questi casi, la storica latitanza delle nostri insegne fuori dai confini nazionali, a parte qualche timido tentativo in Slovenia (Eurospin) e in Albania (Conad). “Per ora non c’è nulla che bolle in pentola a riguardo. Però se qualcuno mi dovesse presentare un progetto interessante, perché no….”.