L’obiettivo è quello di raggiungere un risparmio totale di plastica vergine, entro il 2025, di 6.400 tonnellate annue, corrispondenti al volume di circa 60 Tir. È questa la sfida lanciata da Coop, l’insegna numero in Italia nella grande distribuzione, che ha aderito alla campagna di impegni su base volontaria lanciata dalla Commissione Europea e che scadeva a giugno 2018 per la tute la dell’ambiente. Per raggiungere questo traguardo, Coop ha deciso di ridurre l’usa di plastica in vari settori come “le bottiglie di acqua minerale, i flaconi detergenza casa e tessuti” si legge nella nota, “le vaschette per ortofrutta” ma anche “le cassette riutilizzabili che servono a movimentare l’ortofrutta, la carne e il pesce”.
Per quanto riguarda le bottiglie di acqua minerale Coop afferma che a dicembre del 2019 “si raggiungerà il 30% di presenza di riciclato fino a salire al 50% a gennaio 2023″, mentre sul fronte cassette usate per l’ortofrutta quelle che vengono rinnovate ogni anno sono 600.000 e “già oggi contengono il 40% di plastica riciclata, per arrivare al 60% del 2025”.
In Coop questa nuova operazione contro l’uso della plastica a tutela dell’ambiente viene considerata “un impegno storico“, un sorta di rilancio dopo altre operazioni già condotte ad esempio negli anni 80 (contro i pesticidi) o nel triennio 2010/2013 per incentivare l’uso di acqua del ribinetto o di acque minerali provenienti da fonti vicine, fino ad arrivare “all’attività di sensibilizzazione verso i fornitori di prodotto a marchio, prima con il progetto Coop for Kyoto del 2006 poi evoluto negli anni con “Coop insieme per un futuro sostenibile” del 2017”.
Tutte operazioni che hanno già portato oggi ad avere 328 fornitori coinvolti in queste tematiche, una base di partenza che per il direttore generale di Coop Maura Latini rappresenta un vantaggio. “Stando alla direttiva europea, ad esempio, abbiamo in Coop già sostituito alcuni prodotti monouso in plastica con materiali biodegradabili e compostabili: è il caso dei piatti e bicchieri in PLA dal 2004 e dei bastoncini di cotone per orecchie biodegradabili, già così da anni, anche se per legge dovranno esserlo dal 2019”. L’impegno nei confronti della Comunità Europea prevede anche di raggiungere entro il 2022 e non il 2030, data che l’Unione Europe ha posto come obbligatoria per tutti, l’obiettivo di realizzare tutti i prodotti a marchio Coop con imballaggi riciclabili o compostabili o riutilizzabili, traguardo che nel caso dei prodotti Vivi Verde verrà raggiunto già entro la fine del 2019.
“Non intendiamo fermarci a questo – conclude il direttore generale – e stiamo lavorando ad una campagna di mobilitazione e di informazione che partirà dopo l’estate e che coinvolgerà i soci (6,8 milioni) e i consumatori, così da contribuire con azioni e comportamenti sostenibili e coerenti alla tutela del bene più prezioso che abbiamo”.
Intanto dallo scorso anno hanno obbligato i confezionatori italiani a usare confezioni di Limoni che “sprecano” più plastica rispetto a prima, neanche i limoni si vedono!