Per ora si parte in sei regioni del Nord Italia, ma entro l’anno il piano verrà allargato a tutta la rete nazionale di Lidl. Contestualmente all’apertura del nuovo concept store di Milano in zona Lorenteggio (vedi qui), l’insegna tedesca ha deciso di comunicare anche il lancio di un importante accordo con il Banco Alimentare che prevede la donazione continuativa di molti prodotti in eccedenza presenti nei propri punti vendita e magazzini.
Frutta e verdura, pane fresco, ma anche prodotti secchi, da inizio anno vengono selezionati e consegnati Da Lidl ai volontari del Banco Alimentare che poi, attraverso una rete costituita da 21 organizzazioni dislocate su tutto il territorio, le consegnano a persone bisognose. Una partnership importante che permetterà al Banco alimentare dare un impulso non indifferente alla rete di punti vendita della grande distribuzione organizzata con i quali già collabora, aggiungendo agli attuali 1035 negozi i 600 portati in dote da Lidl.
Il progetto, denominato “Oltre il carrello – Lidl contro lo spreco” si inserisce all’interno dell’obiettivo di “ridurre sensibilmente gli sprechi, in linea con quanto dichiarato dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” afferma l’azienda tedesca. “Si inserisce, infatti, in un programma più ampio di Responsabilità Sociale che promuoviamo a tutela delle risorse e dell’ambiente – afferma Ignazio Paternò, presidente di Lidl Italia -. Ringrazio la Rete Banco Alimentare e tutti i volontari che ogni giorno partecipano attivamente al recupero delle nostre eccedenze perché, soltanto insieme possiamo compiere questo importante gesto di solidarietà”.
I prodotti, ha ribadito l’azienda durante un incontro con la stampa, sono eccedenze che non rispondono più ai parametri dei negozi Lidl e quindi non più vendibili, ma perfettamente ancora sani e commestibili e, soprattutto, nutrizionalmente ancora validi e fondamentali all’interno della dieta quotidiana, come ad esempio proprio frutta e verdura. “Questo progetto ci consentirà di incrementare significativamente il recupero di cibo – ha evidenziato Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus – in particolare di frutta e verdura, alimenti fondamentali per l’apporto nutrizionale, ma spesso non disponibili sulle tavole delle persone povere che in Italia sono oltre 4 milioni e 700mila”.
Credit foto: Banco Alimentare