A fine gennaio la decisione da parte di Sogemi di anticipare l’apertura dell’Ortomercato di Milano di un’ora, dalle 5 alle 4 del mattino, non era certo stata accolta con piacere da parte degli operatori del più grande mercato all’ingrosso d’Italia, tanto che la decisione di tenere le saracinesche chiuse per protesta nella notte tra il 30 e il 31 gennaio aveva avuto un’adesione totale. Questa volta, invece, all’incontro dello scorso 25 febbraio della Commissione Mercato Ortofrutticolo, tutto sembra essere andato per il meglio tra Sogemi, la società che gestisce l’ortomercato, e i rappresentanti di grossisti, dettaglianti, ambulanti e produttori agricoli. Sul tavolo una decisione certamente innovativa: l’apertura al pubblico non solo più al sabato, ma anche dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12. Si parte lunedì 9 marzo.
In realtà, le cause che avevano portato al muro contro muro operatori e Sogemi non sembrano ancora risolte. “Il problema del monte ore dei nostri lavoratori resta tutto: la modifica dell’anticipo delle contrattazioni insieme al prolungamento dell’apertura ai privati aumenta significativamente il loro e nostro carico di lavoro. Speriamo che dalla verifica trimestrale si possano vedere risultati incoraggianti, che ci premi per gli sforzi fatti” il commento dell’Associazione Grossisti Ortofrutticoli, presieduta da Fausto Vasta, secondo quanto riporta repubblica.it.
Dino Abbascià, invece, presidente di FIDA (Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione) e imprenditore nel settore ortofrutticolo a Milano, che abbiano raggiunto telefonicamente, boccia categoricamente la novità: «Siamo fermamente convinti dell’inutilità di questa idea, malsana, in completa distonia con gli addetti ai lavori». Secondo il presidente dei dettaglianti è un‘operazione che non va incontro alle reali necessità dei consumatori – «oggi la difficoltà è quella di avere troppo cibo a disposizione», ma al massimo, e solo al sabato, ha un senso per venire incontro alle necessità della fascia di popolazione meno abbiente. «E poi non c’è controllo. Già ora non vengono rispettati gli orari al pubblico al sabato. La merce poi viene spesso spacchettata e non venduta al collo e tutto si trasforma in un mercatino rionale».
Per il Comune di Milano, invece, si tratta di una scelta importante, che va incontro alle esigenze espresse da parte degli stakeholder dell’ortomercato e che consentirà di offrire un servizio in più ai cittadini. “La scelta di estendere l’orario di apertura al pubblico dei mercati generali, dal sabato a tutti i giorni della settimana, esclusa la domenica – commenta in una nota del Comune l’assessore al Commercio e Attività produttive Franco D’Alfonso – rappresenta un segno tangibile della volontà di Sogemi e dell’Amministrazione di avvicinare sempre di più i milanesi a una realtà come i mercati generali, che vogliono porsi quale vero e proprio moderno hub agroalimentare al servizio della città”.
Il rilancio dell’ortomercato milanese, che certo ha non pochi problemi da risolvere, passa quindi secondo il Comune anche da questa nuova iniziativa che probabilmente intende intercettare il grande flusso di visitatori che dovrebbero invadere Milano con l’apertura tra meno di due mesi di Expo. A breve, infine, verrà svelato anche il vincitore del concorso internazionale di idee per la riqualificazione dell’area del Mercato Ortofrutticolo di Milano lanciato a ottobre dell’anno scorso. “Il nuovo Polo Agroalimentare di Milano – che non sarà solo una realtà all’ingrosso ma un vero e proprio centro di aggregazione aperto 24h al giorno – consentirà di valorizzare la filiera dei mercati locali che fanno leva sul rapporto fiduciario con il cliente finale e che garantiscono maggior capacità di scelta e qualità per il consumatore”.