Forma regolare e allungata, buccia senza peli, polpa gialla brillante con un gusto che punta sul perfetto equilibrio tra dolcezza ed acidità. È questa la carta d’identità di Dorelì, il nuovo kiwi a polpa gialla presentato il 9 luglio a Milano da una delle aziende leader nella produzione di questo frutto in Italia, la piemontese Gullino. La commercializzazione è previta da settembre fino alla fine di dicembre. “Dolce, buono, di successo” è invece il claim scelto (agenzia Italia Brand Group) per lanciare anche la nuova campagna di comunicazione, che si rivolgerà sia al trade che, soprattutto, al consumatore finale attraverso un mix media che comprende un mini sito dedicato, un video che verrà promosso sui social media, la realizzazione di materiale per il trade così come una nuova grafica del peck con materiale informativo al suo interno e promo pop con desk degustazione.
Ci credono i fratelli e amministratori delegati Carola e Giovanni Gullino, forti sia dell’esperienza della loro azienda, tra le prime in Italia a credere non solo nella coltivazione del kiwi, ma soprattutto anche in quelli a polpa gialla. E la parola qualità è stata forse quella maggiormente utilizzata dai due fratelli per identificare un prodotto che si rivolge principalmente ad un target elevato. «Vogliamo rivolgerci ad un segmento di consumatori alto, perché il nostro kiwi giallo si posiziona su un prezzo più elevato rispetto alla media».
Difficilmente troveremo i kiwi Dorelì in Italia – «siamo in trattativa con un gruppo di distribuzione italiano, ma al momento non posso svelare il nome» ha ammesso Giovanni Gullino – quanto sui mercati esteri, in linea con la vocazionalità dell’azienda che esporta praticamente il 90% di tutta la sua produzione. «Puntiamo molto su Spagna e Canada in particolare» hanno aggiunto i fratelli Gullino dipingendo due scenari ad alto potenziale per questa tipologia di prodotto. La Spagna, infatti, conosce e apprezza da tempo i kiwi gialli, mentre il Nord America rappresenta un possibile bacino di grande interesse, sia perché in linea con il target elevato di Dorelì, sia perché molto ricettivo alle novità. «Il kiwi in Canada è ancora visto come un prodotto esotico e di nicchia. In questo caso la sfida sarà anche quella di educare il consumatore locale alla qualità del kiwi italiano sfidando quello della Nuova Zelanda».
La produzione di Dorelì tutta laziale – «per questa tipologia l’areale di Latina ha un clima migliore rispetto a quello piemontese, che invece è ideale per le varietà a polpa verde» ha sottolineato Giovanni Gullino – le pratiche agronomiche a residuo zero e le caratteristiche salutari del nuovo kiwi giallo – «i kiwi Dorelì hanno un alto contenuto di vitamina A, C e K, hanno effetto antiossidante e antinfiammatorio, sono ricchi di fibra e a basso apporto calorico» ha evidenziato invece Carola Gullino – sono gli ulteriori valori aggiunti di un prodotto e di un’azienda che rivendica con forza le proprie origini sia piemontesi che soprattutto agricole. «Siamo agricoltori e questo è un valore perché abbiamo il controllo di tutta la filiera, dai campi sino alla commercializzazione».