Origin Italia e il Consorzio arancia rossa di Sicilia fino a poche ore prime del voto hanno chiesto una decisa presa di posizione italiana contro la proposta della Commissione europea del taglio delle risorse per la promozione di numerosi prodotti italiani Dop e Igp. Ebbene il voto italiano è stato decisivo. Il nostro Paese insieme ad altre otto nazioni (Bulgaria, Francia Irlanda, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna) ha fermato le forbici sul programma che solo per il 2023 ha in dote 186 milioni di euro. Risorse importante per il sistema agricolo nazionale.
Il motivo della richiesta di taglio? Il tema è strettamente legato all’etichetta Nutri-Score, il sistema di etichettatura dei prodotti alimentari che penalizza o avvantaggia alcuni prodotto rispetto ad altri. Paradossalmente vengono penalizzati alcuni beni tipici della dieta mediterranea.
In prima linea il Consorzio arancia rossa di Sicilia
Gerardo Diana, presidente del Consorzio arancia rossa di Sicilia Igp, nel giorno della votazione decisiva del comitato degli stati membri si era augurato: “Che la votazione del programma di lavoro annuale 2023 per la promozione dei prodotti agricoli e alimentari, non penalizzi i prodotti Dop e Igp italiani genuini e che non passi una linea politica, ingiustamente severa con prodotti come carne rossa, il vino, gli alcolici che penalizzerebbe inevitabilmente anche prodotti agricoli salubri, come la nostra arancia rossa di Sicilia Igp“. E’ andata bene e con l’Italia decisiva nella votazione.
Sulla stessa linea la vicepresidente del Consorzio e componente del consiglio direttivo dell’associazione delle Dop e Igp Origin Italia, Elena Albertini che ha sottolineato l’importanza di questi fondi per il nostro sistema
In campo anche oriGIn Italia
“Abbiamo prontamente segnalato il problema al nuovo ministro Lollobrigida – dichiara Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia – chiedendo di votare contro la proposta della Commissione del programma di promozione annuale. Una prima forte prova di impegno per il neo ministro Lollobrigida”. Obiettivo riuscito e scongiurata “l’ennesima penalizzazione di alcune filiere fondamentali come quelle dei prosciutti e dei salumi Dop e Igp, nonché per il settore dei vini, che proprio attraverso i programmi di promozione è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante sui mercati internazionali”.
Alzano i calici alla Alleanza delle cooperative agroalimentari
Fanno festa all’ Alleanza delle cooperative agroalimentari con il presidente Carlo Piccinini che dichiara: “Respinto il tentativo maldestro della Commissione di revisionare in modo surrettizio i criteri di valutazione contenuti nel programma di lavoro annuale della politica di promozione agricola per l’annualità 2023”.
I fondi restano all’Italia uno dei Paesi con più prodotti con bollini di origine. Ci sono formaggi, salumi, vini ma anche tanti prodotti ortofrutticoli come l’aglio di Voghiera e quello Bianco Polesano, poi l’anguria reggiana, le amarene brusche di Modena, l’arancia del Gargano, di Ribera e la rossa di Sicilia. Un bel cesto di qualità (qui l’elenco completo) non solo da difendere, ma anche da valorizzare e promuovere grazie ai fondi europei.