Il Comitato tecnico scientifico della Commissione italiana uva da tavola (Cut) ha proposto i seguenti obiettivi da raggiungere auspicabilmente nei prossimi cinque anni: implementazione della confusione sessuale nella gestione integrata degli insetti chiave nel 50% delle superfici coltivate a uva da tavola della Commissione uva da tavola; ottimizzazione della gestione del suolo con arricchimento della sostanza organica e aumento della biodiversità mediante il raggiungimento del 30% delle superfici inerbite; implementazione di sistemi irrigui innovativi e/o di sistemi di supporto alle decisioni al fine di ridurre il consumo di acqua irrigua del 20%; aumento della biodiversità e del decoro del territorio rurale mediante, ove possibile, la piantumazione di specie diverse dalla vite lungo i confini e/o nelle aree marginali aziendali utilizzando preferenzialmente specie autoctone nel 20% delle aziende associate.
“Il messaggio che si vuole trasmettere – spiega la Commissione italiana uva da tavola – è quindi lo spirito di sfida che investe tutto il settore che mira ad ottenere un prodotto di qualità globale che possa soddisfare appieno le esigenze del consumatore con un approccio sostenibile cioè rispettoso dell’ambiente, dell’uomo ma che possa al contempo essere realizzabile cioè, risultare remunerativo per gli operatori”.
Fonte: Commissione italiana uva da tavola