La campagna del Consorzio del melone mantovano Igp parte con un importante obiettivo da raggiungere al termine della stagione: allargare la platea di consumo e diffondere il marchio di qualità di questo prodotto inimitabile in tutta Italia, in particolare in Centro e Sud Italia.
Per raggiungere questo obiettivo la nuova campagna di comunicazione studiata dal Consorzio, ampliata rispetto allo scorso anno, racconterà al grande pubblico “l’unicità di questo frutto, versatile in cucina e dalle straordinarie proprietà organolettiche che abbiamo sempre voluto valorizzare sin dai primi passi della costituzione del Consorzio del melone” ci ricorda Francesca Nadalini della Nadalini.
Campagna di comunicazione per rafforzare il trend di crescita
Per un mese, dal 4 luglio, comparirà infatti sulle reti Mediaset uno spot di 20 secondi mentre uno spot di 30 secondi andrà in onda su Radio Rai, radio 24, Radio Kiss Kiss e Radio Italia. Al via anche alla collaborazione con Il Cucchiaio d’Argento con contenuti digitali sul sito web.
“Con questa campagna di comunicazione prevediamo di consolidare il trend di crescita che si aggira attorno al 10% annuale per le due grandi famiglie, liscio e retato” – commenta Andrea Benelli dell’azienda Don Camillo.
Grandi soddisfazioni arrivano anche dalla produzione, iniziata con ottimo slancio nonostante le difficoltà climatiche dei mesi primaverili, che avevano portato gelate e condizioni instabili rallentando la raccolta a pieno campo e in serra. I meloni coltivati sotto serra sono entrati in raccolta dai primi di giugno fino a metà mese e dai primi di luglio è partito il campo aperto con buone condizioni di salute delle melonaie, che esprimono al meglio i valori organolettici e il grado zuccherino non inferiore ai 12 gradi come richiesto da Disciplinare.
Una campagna dalla qualità elevata
“Quest’anno la qualità è veramente elevata – dichiara Mauro Aguzzi, presidente del Consorzio – Gli sbalzi termici tra giorno e notte che abbiamo avuto nei mesi passati hanno contribuito a far maturare al meglio i frutti e a farli diventare ancora più dolci, con un livello medio di concentrazione zuccherina che supera facilmente i 14 gradi brix”.
“Rispetto allo scorso anno abbiamo aumentato le superfici di meloni coltivati in campo aperto – prosegue Aguzzi – e questo ha generato un incremento dei volumi soprattutto nell’area del basso mantovano. L’obiettivo per quest’anno è di confermare, e possibilmente superare, le 7.200 tonnellate di produzione commercializzata nel 2020, arrivando ad almeno ottomila”.
Buona la fiducia dei clienti
Nonostante le oscillazioni del mercato, le richieste di prodotto rimangono costanti anche grazie alla capacità del Consorzio di gestire al meglio la filiera: dal controllo di tutte le fasi di maturazione, fino al momento della raccolta, nel rispetto del disciplinare e sotto il rigoroso controllo degli Enti di certificazione.
“Tutti i nostri clienti hanno confermato anche per quest’anno la fiducia verso la denominazione, con richieste in linea con i consumi. Grazie ai rapporti consolidati che abbiamo instaurato da tempo abbiamo mantenuto una stabilità in termini produttivi – commenta Bruno Francescon, della Francescon Meloni – ma non mancano anche nuove richieste da parte di nuovi clienti che apprezzano e riconoscono le peculiarità del Melone mantovano Igp“.
Fonte: Consorzio del Melone mantovano Igp