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Zucche: Op Sermide Ortofruit segmenta e accelera

Francesca Nadalini: “Cento ettari di offerta premium per non deludere i consumatori”. E il cestino di balsa facilita la cottura

Oltre un centinaio di ettari destinato alle zucche di alta gamma tra l’Oltrepo Mantovano e le zone confinanti del Modenese e del Ferrarese. Così l’Op Sermide Ortofruit investe su una produzione considerata fino a pochi anni fa alternativa e che, dopo sei-sette anni di esperienza, diventa di diritto significativa andando a valorizzare l’offerta di elevata qualità della Op mantovana, specializzata in meloni, angurie e, da qualche anno, pere e mele di pianura.

“Dal 2013 coltiviamo le zucche in superfici crescenti – inizia Francesca Nadalini, responsabile commerciale cucurbitacee della Op e cotitolare della omonima azienda di famiglia – La punta di diamante è la zucca tipologia Delica, che abbiamo ripreso a stagionare come vuole la tradizione. La procedura, del tutto naturale, consiste nel fare asciugare i frutti in ambienti idonei per un periodo compreso tra i 30 e gli 80 giorni, per fare uscire l’acqua in eccesso, asciugare la polpa e aumentare gli zuccheri”.

La zucca Delica è schiacciata ai poli e di colore verde intenso. Il punto di forza è la sua polpa arancione, dolce e di ottima consistenza

Segmentazione dell’offerta

Zucca Hokkaido

In questi ultimi due-tre anni l’Op Sermide ha segmentato la propria offerta, aprendo alla linea delle zucche a buccia arancione (Hokkaido) e, da quest’anno, con le Delica a buccia arancione. “Coltivate nel nostro contesto pedoclimatico diventano molto interessanti perché i nostri terreni argillosi riescono a trasmettere sapore e colore più intensi, come avviene con il melone. Abbiamo introdotto anche la linea delle Butternut, pregiate per polpa compatta e ottima resa, che sono tagliate a pezzi per fornire un maggiore contenuto di servizio”, spiega Nadalini.

Una scelta ragionata, dunque, e fondata sul crescente interesse da parte del consumatore che apprezza il prodotto della tradizione adatto, per la versatilità, a tutte le ultime tendenze di cucina. “Anche per la zucca il must è sempre più legato al non deludere le aspettative del consumatore – dice l’imprenditrice lombarda – Una offerta sotto le attese, infatti, rischia di disaffezionare chi le cucina. Quindi dobbiamo puntare alla professionalità anche per questa coltura, il che significa impianti adeguati, raccogliere alle giuste condizioni di maturazione e attuare la stagionatura”.

Per la campagna 2020 le previsioni stimavano una produzione in netta crescita dovuta perlopiù all’incremento delle superfici, ma le avversità climatiche hanno in parte ridimensionato la disponibilità di prodotto. “Finora il mercato è stato fiacco, sia in termini di volumi che di quotazioni. Anche la continua incertezza dovuta all’emergenza sanitaria non ha aiutato gli scambi, per non parlare della chiusura ristoranti. Ma d’ora in poi la scarsa conservabilità sarà discriminante e, con i volumi in calo, prevediamo un aumento dei prezzi. Infatti – conclude Francesca Nadalini – la stagione delle zucche va da metà agosto a fine gennaio-metà febbraio. Da lì fino a maggio, poi, si importa da Centro America e Centro Africa”.

Zucca Delica confezionata in cestino di balsa resistente alle alte temperature

Quest’anno la Op Sermide propone un ulteriore componente di servizio: il cestino di zucca a peso egalizzato di 1,3 chili. Dentro il cestino di balsa, che regge la cottura ad alte temperature, la zucca Delica che si può cuocere intera per poi essere comodamente pelata una volta raffreddata. Come I gamma evoluta, la zucca Butternut è confezionata in pack da 400 grammi in tocchetti o rondelle, mentre la zucca Delica è pulita dai semi, tagliata e filmata; la Hokkaido è proposta invece in confezioni standard con ceralacca (firma distintiva della Op Sermide) e il bollino.

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