Prodotti

Selenella: il legame con la terra per riposizionare il marchio

Due milioni di euro per comunicare il valore del brand, la cui quota di mercato supera il 20 per cento. Intanto i consumi crescono del 10%

Massimo Cristiani,  presidente del Consorzio Selenella

Due milioni di euro per la nuova campagna di comunicazione di Selenella. Un’operazione che mira a riposizionare il marchio e che, come ha spiegato ieri  Alberto De Martini, direttore creativo dell’agenzia Conic, “non parla di prodotti, ma di valori“. O meglio: parla del valore della terra e del suo legame con l’uomo. La campagna partirà il prossimo 15 novembre e prevede una copertura a 360 gradi: tv, radio, stampa, digital, social: “L’obiettivo – ha specificato De Martini – è inserire Selenella nel novero dei grandi marchi italiani“.

Un cambio di passo per il Consorzio che, nato nel 1990, oggi vuole sottolineare i risultati ottenuti dal brand. Brand che ha raggiunto il  20,1% di quota di mercato a valore: “La nuova campagna nasce da una maggiore consapevolezza del nostro ruolo di marca all’interno del mercato – ha esordito Massimo Cristiani,  presidente di Selenella, Consorzio patata italiana di qualità  – Comunicheremo i nostri valori e la distintività della nostra filiera ai consumatori di oggi e di domani”. 

Semplicità e impegno sono i concetti guida

“Alla base della produzione delle nostre patate e dei nostri ortaggi – ha proseguito Cristiani – vi è la solida conoscenza della terra e la dedizione dei soci. Per questo motivo l’intera comunicazione sarà guidata da due concetti che ci rappresentano: la semplicità e l’impegno”. 

Oggi il Consorzio Selenella è composto da dieci soci tra produttori, cooperative e operatori della provincia di Bologna; a questi fanno capo circa 350 aziende agricole distribuite sul territorio italiano, ma in prevalenze concentrate in Emilia-Romagna: “In Puglia, Sicilia, Lazio e Sardegna coltiviamo le patate novelle – ha puntualizzato Cristiani – Parliamo di 1.600 ettari complessivi, con una produzione media annua di 60mila tonnellate di tuberi“. 

Con la pandemia crescono i consumi di patate e ortaggi

Cristiani ha colto l’occasione per fare il punto sull’andamento del mercato: “La pandemia ha cambiato le abitudini dei consumatori – ha raccontato – e sono aumentati i consumi domestici. Arriviamo da un trend già positivo, ma l’emergenza sanitaria ha impresso un’ulteriore crescita a tutta la gamma dei nostri prodotti, dunque patate, cipolle e carote: stimiamo il 10% in più rispetto allo scorso anno”.

Quanto ai progetti per il futuro, il presidente ha ricordato l’impegno nella sostenibilità delle produzioni e gli investimenti nella ricerca delle migliori varietà: “Le nostre produzioni di patata Selenella classica sono tutte certificate Epd (Environmental product declaration) – ha concluso – Oltre a proseguire l’impegno nella sostenibilità, anche economica, della filiera, continueremo il lavoro nei nostri campi varietali. L’obiettivo è arrivare al massimo della qualità organolettica di tutta la nostra gamma”.

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