Focus del mese Prodotti

Uva da tavola, Secondulfo: “Ci crediamo ancora”

Il responsabile acquisti e produzione: “I problemi ci sono ma continuiamo a investire”. Ampliamento del centro di lavorazione di Trani e nuove varietà seedless

Salvatore Secondulfo, responsabile acquisti e produzione della omonima Op, rappresenta insieme alla sorella Annarita e ai cugini la terza generazione impegnata nell’azienda di famiglia. Azienda fondata a Battipaglia (Salerno) negli anni ’50 è specializzata nella produzione di fragole, drupacee e kiwi biologico e uva da tavola. Che però coltiva in una delle zone più vocate d’Italia: Trani, in Puglia. Il 50% del fatturato viene proprio dall’uva da tavola.

“Questo è un momento abbastanza favorevole, soprattutto per la Pizzutella e le altre varietà con e senza semi tipiche del periodo – dice Secondulfo – E’ stata un’ottima campagna per la varietà Vittoria. A livello qualitativo, migliore di un anno fa. Ma i prezzi, purtroppo, sono allineati con quelli dell’anno scorso e non alla qualità superiore. Per il caldo forte di qualche settimana fa, ora c’è qualche problema di imbrunimento sull’uva Italia e sulla Pizzutella. Problema che si risolve con un attento lavoro di pulitura e defogliamento. Peccato, perché in realtà l’imbrunimento è un indicatore di surplus di zucchero”.

“Considerato i timori che c’erano durante il lockdown, la stagione sembra andare meglio del previsto – continua l’imprenditore – Abbiamo perso un po’ di consumi a luglio, ma li abbiamo recuperati ad agosto. E da Ferragosto siamo ripartiti a pieno ritmo”.

Ampliato il centro lavorazione di Trani

Le campagne difficili degli ultimi anni non hanno fermato la pianificazione e gli investimenti della Op. “Continuiamo a credere in questo lavoro, e in questo Paese – afferma Secondulfo – Così, quest’anno abbiamo ampliato il centro di lavorazione per una superficie totale di 4.000 metri quadrati. Abbiamo installato linee di lavorazione esclusive per il confezionamento delle uve senza semi. Le celle, poi, permettono di conservare fino a 2.500 tonnellate di prodotto”.

Il plus dell’innovazione varietale

La Op Secondulfo commercializza le proprie uve rigorosamente nel mercato italiano. “Continuiamo a investire sia in varietà seedless, che rappresentano il 40% della nostra offerta, sia nelle tradizionali che nella zona di Trani hanno ottimi risultati sia per il colore sia per la qualità. Dovremmo, poi, migliorare tutti insieme la comunicazione verso il consumatore per trasmettergli il valore nutrizionale dei semi”.

Proprio per cogliere le novità varietali più adatte al territorio, nei 150 ettari di proprietà destinati all’uva Secondulfo sta testando alcune varietà Arra; da questi test, ad esempio, è stata selezionata Arra 30 che sarà commercializzata dal prossimo anno. “Siamo anche tra i soci fondatori di Grape & Grape – aggiunge Salvatore Secondulfo – e stiamo già commercializzando con soddisfazione la seedless Luisa, grazie al colore giallo e al grado Brix molto apprezzati. E, dal prossimo anno, entra in produzione anche Fiammetta“.

Riguardo il packaging, Secondulfo sottolinea un maggior utilizzo del cartone, anche per le vaschette in abbinamento al flowpack, con buoni riscontri da parte dei clienti. “Ora, con il canale Horeca e le scuole che tornano alla normalità ci aspettiamo un aumento della domanda che – conclude – ci porterà a chiudere la stagione dopo Natale”.

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