La stagione delle carote della piana del Fucino potrebbe finalmente entrare nel vivo, dopo che la carenza di manodopera ha decisamente impattato su raccolte, lavorazione e, quindi, commercializzazione. “Una impasse durata fino a oggi – spiega Gabriela Stoilova, responsabile produzione dell’Azienda Venditti Fabio di Trasacco (l’Aquila) – Fino a due settimane fa eravamo al 35% di operatività, non riuscivamo a soddisfare le richieste dei clienti e molto prodotto è rimasto in campo”.
Una stagione problematica dall’inizio, visto che le raccolte sono iniziate il 30 maggio, in anticipo di 15-20 giorni e in pieno lockdown. “Il meteo però è favorevole – continua Gabriela – e continueremo con il prodotto locale fino a dicembre o gennaio. Ora che, grazie a voli privati, sono arrivati i primi operai dal nord Africa, piano piano stiamo tornando alla normalità. Ma siamo ancora al 70% delle nostre possibilità, saremo pienamente operativi dai primi di luglio con l’arrivo degli ultimi rinforzi”.
L’azienda Venditti Fabio produce tutti gli ortaggi tipici della piana del Sele: finocchi, insalate, patate, radicchi e – ovviamente – carote, alle quali destina una trentina di ettari tra superfici proprietà e di aziende conferenti. “Nel nostro centro di lavorazione confezioniamo le carote alla rinfusa o in vassoi da 500 grammi a un chilo. Le carote a mazzetti, che esportiamo soprattutto in Francia, sono da 500 grammi, 750 grammi e 1 chilo – prosegue la responsabile tecnica – La produzione è equamente indirizzata alla grande distribuzione organizzata e all’ingrosso”.
In questi mesi l’azienda ha cercato di rispettare gli ordini che, da qualche giorno, sono aumentati. “Le carote dalla Germania, nostra grande concorrente, stentano ad arrivare e abbiamo più richieste. E – conclude Gabriela Stoilova – dai primi di luglio saremo in grado di lavorare al meglio per tutti”.