Sono due prodotti che da qualche anno a questa parte stanno attraversando un momento difficile, se non proprio drammatico, complici molti fattori, tra i quali il calo dei consumi e la concorrenza spagnola, nonostante questo il legame con una delle sue culle di produzione italiane, la Romagna, rimane sempre ben salda e ben percepita anche da parte dei consumatori.
Sono queste le premesse che anche quest’anno animeranno il progetto di promozione della Pesca e Nettarina di Romagna IGP messo a punto da CSO Italy per il Consorzio di Tutela nell’ambito delle attività di Promozione del PSR – della Regione Emilia Romagna. Si parte il 21 giugno con una serie di attività di comunicazione rivolte al consumatore ed ai retailer, nonché veri e propri eventi di presentazione dei prodotti grazie alla realizzazione di educational di degustazione nei Centri commerciali, nei mercati e nei negozi specializzati.
“L’origine è un valore importante – sottolinea Paolo Pari, Presidente del Consorzio Pesca e Nettarina IGP – soprattutto sul mercato italiano e le pesche e nettarine di Romagna sono riconosciute per questo. Il marketing territoriale, sostenuto dalle identificazioni IGP e DOP, è un driver di grande interesse per un comparto come quello peschicolo dove purtroppo è molto difficile uscire dalla dimensione di commodities. Io non credo – conclude Pari – che la peschicoltura romagnola sia al capolinea ma credo invece che l’evoluzione produttiva si concentrerà sempre di più sui grandi valori di un territorio che rappresenta la storia della frutticoltura europea, valori che riguardano l’innovazione varietale, il tessuto produttivo fatto di agricoltori con esperienza e capacità uniche, l’attenzione all’ambiente e alla salubrità del prodotto”.
Le Pesche e Nettarine di Romagna IGP rappresentano oggi circa 425 ettari certificati con un potenziale produttivo stimato in oltre 50.000 tonnellate annue. Il valore del commercializzato è molto lontano dal potenziale produttivo. Il 70% della commercializzazione riguarda le nettarine che vengono maggiormente identificate sul mercato con il territorio romagnolo. Le vendite sono concentrate per il 60% nella GDO, 30% dettaglio tradizionale e 10% industria di trasformazione per la realizzazione di marmellate, mousse fresche, gelati e farciture delle Kinder Brioss Ferrero. I soci del Consorzio – che ha ottenuto il riconoscimento di tutela nel 2017 – sono le più importanti aggregazioni frutticole della Romagna come Apoconerpo, Apofruit, Granfrutta Zani, Coferasta, Orogel Fresco, Europ Fruit.