Cresce, finalmente, la presenza on-line dei prodotti certificati italiani, sia Dop che Igp, sia del settore food che wine. A certificarlo l’ultimo rapporto, dal titolo “Web Dop“, firmato dalla Fondazione Qualivita. È infatti cresciuto del 23% il numero di prodotti a indicazione geografica che hanno un sito internet – su 822 prodotti sono 506, pari 62%, due anni fa erano 412 –, e soprattutto è cresciuta anche la loro presenza sui social media, +63%, con 436 prodotti, pari al 53%, che hanno un profilo. Il 51% ha scelto Facebook (+68%), ma a crescere di più è soprattutto Instagram che fa segnare un +503% rispetto a due anni fa.
Il web, afferma il rapporto di Qualivita, sta diventando, piano piano, una voce stabile nel budget dei Consorzi che quindi sembra stiano definitivamente abbandonando la fase amatoriale, anche se di strada da percorrere ce n’è ancora molta.
“Tre Consorzi su quattro dedicano al web meno del 10% del budget destinato alla promozione, ma il 28% aumenterà gli investimenti già nel giro di un anno”
Fondamentale l’investimento pubblico con il 46% dei Consorzi che ha beneficiato di finanziamenti. Alla voce investimenti troviamo, tra le tante, anche quella dedicata al ricorso dei cosiddetti web influencer che assorbe sempre più risorse ed energie per veicolare messaggi di valorizzazioni di questi prodotti sulla rete e i social media.
Nel rapporto vi è anche una mappatura e analisi dei contenuti di blog, forum, siti di notizie, portali tematici e numerose piattaforme social in tutto il mondo per valutare la presenza e reputazione dei prodotti a indicazione geografica italiani sul web. Da giugno 2018 a febbraio 2019 sono stati presi in considerazione 100 prodotti (50 Food e 50 Wine) selezionati fra quelli con più follower sui profili social ufficiali e per essi è stato monitorato il numero di menzioni, autori unici, engagement, sentiment, i Paesi in cui avvengono le conversazioni e le percentuali per canale.
Tra le parole chiave legate a questi prodotti cominciano ad avere un certo peso non solo temi classici come “qualità” o “territorio”, ma anche “turismo“, “cultura“, “sostenibilità“, “ambiente” e “salute”. I numeri parlano di 51 milioni di utenti raggiunti nel mondo in 9 mesi, con 1,8 milioni di menzioni veicolate da quasi un milione di autori. Per quanto riguarda la diffusione geografica, i prodotti food Dop e Igp sono più menzionati in Italia (48%), mentre quelli wine le conversazioni sono un po’ più marcate all’estero.
Scendendo nel dettaglio dei primi 20 prodotti Food (vedi tabella qui sopra) della graduatoria, troviamo anche due prodotti ortofrutticoli (sono la categoria con più prodotti a indicazione geografica in Italia), vale a dire il Pomodoro di Pachino Igp e la Cipolla di Tropea Igp. La loro presenza sia sui canali social che su blog e siti di news è cresciuta rispettivamente del 46% e del 19% con sentiment tutti praticamente positivi. In questi due casi, analizzando il numero di menzioni per canale spicca il grande successo di Instagram, social più importante per tutti i prodotti food.