Un deciso aumento dei prezzi per frutta e verdura, compresi tutti gli alimenti freschi, carne e latticini. È quello che secondo Mark Ian Price, ex amministratore delegato di Waitrose, famosa insegna della grande distribuzione inglese, ed ex ministro del governo inglese del Department for International Trade (DIT), accadrà nel Regno Unito se entro il 29 marzo del 2019, giorno ufficiale dell’inizio dell’uscita dall’Unione Europa, non verrà raggiunto un accordo con Bruxelles.
Ai microfoni della BBC Radio 4, Lord Price ha spiegato come il vero problema in caso di una Brexit no-deal sarà la difficoltà di immagazzinamento degli alimenti freschi. “L’area in cui siamo più vulnerabili è quella della frutta e verdura” ha affermato Lord Price sottolineando come Il Regno Unito produca solo il 25% della frutta e verdura che consuma: per quanto riguarda la frutta, infatti, il 30% proviene dall’Europa e il resto viene da tutto il mondo, ma sul fronte degli ortaggi ben l’80% proviene dall’Europa, in particolare dalla Spagna.
Le importazioni di prodotti freschi da Sud America e Nuova Zelanda nel periodo invernale potrebbero coprire la primissima fase a marzo di uscita dall’UE senza un accordo, ma poi i supermercati dovranno trovare nuove vie di approvvigionamento perché, ha concluso sempre l’ex ministro, l’UE avrà a quel punto applicato tariffe molto penalizzanti sui prodotti alimentari per proteggere gli agricoltori europei.