Sta volgendo al termine la raccolta delle principali varietà di mele e i maggiori produttori confermano il calo di quantità causato dal gelo che ha colpito tutta Europa tra aprile e maggio 2017, a cui aggiungere le forti grandinate arrivate in Trentino-Alto Adige all’inizio di agosto.
Il consorzio VI.P, associazione che riunisce le principali cooperative di produttori ortofrutticoli della Val Venosta, sta rivedendo al ribasso le stime sui volumi. «La prima previsione di -20% rispetto al potenziale, pari quindi alla raccolta 2016, è stata aggiornata con un ulteriore -10% a metà agosto, dopo alcune grandinate che hanno colpite l’alta Val Venosta – spiega il responsabile commerciale di VI.P Fabio Zanesco – con la raccolta che ormai volge verso il termine per le varietà principali possiamo confermare una resa purtroppo ridotta, con un -5% aggiuntivo sui volumi di merce da tavola».
Una condizione che non riguarda solo il mercato italiano ma anche i mercati di altri Paesi europei come quello tedesco e polacco. Le rese scarse dovute al caldo eccessivo di giugno e luglio e una qualità che secondo Zanesco «risponde solo in alcune zone alle crescenti richieste dei distributori» porterà ad un volume decisamente ridotto di mele a disposizione. «Fortunatamente – prosegue il responsabile commerciale – abbiamo raccolto le mele senza pioggia in settembre, garantendoci la qualità ideale per la conservazione al momento dell’entrata del prodotto nelle nostre cooperative». Le condizioni climatiche hanno portato ad una qualità molto buona delle mele della Val Venosta «con brix elevati e ottimo sapore, così come un colore molto intenso grazie alle notti fredde durante il mese di settembre. Anche i calibri medi sono buoni, visto che in Val Venosta la presenza di acqua locale ha permesso di difendere le colture dallo stress idrico dato dalla calura estiva».
Guardando il mercato nel suo complesso, il calo di prodotto sta già facendo lievitare i prezzi medi ma il consorzio VI.P assicura che «dove si è verificato un danno da grandine il prodotto permetterà di garantire la fornitura ai canali di primo prezzo con il marchio “Amelie”».
Sull’altro versante del Nord Italia, in Piemonte, le condizioni climatiche hanno influito in modo meno pesante. Lo spiega Giovanni Gullino, della omonima azienda in provincia di Cuneo specializzata nella produzione e confezionamento di frutta fresca e produttrice della mele rosse tipiche della zona conferite da circa una quarantina di associati. «Per quanto riguarda il raccolto estivo stimiamo un calo di prodotto di circa il 10% rispetto allo scorso anno a causa delle gelate che però hanno influito più su alcune varietà rispetto ad altre – spiega Gullino – nel complesso la qualità del prodotto è buona grazie al caldo estivo e la mancanza di piogge ha mantenuto il prodotto integro».
Mentre si svolge la raccolta autunnale, l’azienda Gullino si prepara a lanciare sul mercato a dicembre le mele con il nuovo marchio Mela Qui: un brand che contraddistinguerà mele certificate biologiche e mele a basso impatto ambientale, con utilizzo di sostanze chimiche ridotto al minimo indispensabile. «Il marchio Mela Qui rappresenta la passione per il nostro territorio – conclude Gullino – crediamo che si possano coltivare mele di alta qualità in zone vocate e senza impatto ambientale».