Non solo Sud America, ma anche Africa. Cresce la domanda di avocado in Europa e, con essa, cresce anche l’esigenza di trovare nuovi paesi fornitori. Uno di questi è certamente il Kenia che negli ultimi anni ha visto crescere in modo importante l’export di questo frutto sempre più amato e conosciuto nel vecchio continente e al centro, anche in Italia, di una vera e propria moda che aumenta di anno in anno.
Nel 2016 il Kenia ha esportato 46,7 tonnellate di avocado, contro i 38,9 tons del 2015, per un valore complessivo di circa 56 milioni di euro. Quelli che vengono definiti “afrocados” provengono da migliaia di piccoli contadini che negli ultimi tempi sono ora in grado di riuscire a ricevere un reddito nettamente superiore rispetto al passato, nonostante il problema della siccità che affligge anche la provincia di Nairobi, ma che questo frutto riesce a sopportare in modo abbastanza agevole (frutti più piccoli, ma ancora più intensi nel sapore e cremosi nella consistenza).
Per andare incontro, quindi, a questa grande domanda estera di avocado, molte aziende keniane hanno deciso di richiedere la certificazione Global Gap, passo decisivo per riuscire ad esportare in Europa. Proprio recentemente l’EPC, il consiglio di promozione per le esportazioni del Kenia, ha rilasciato i certificati di conformità a 12 aziende locali che consentiranno, quindi, ad altri circa 300 agricoltori di poter vendere avocado in Europa. Il tutto è avvenuto all’interno dell'”Export Sector Competitiveness Programme” finanziato dal governo olandese.
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