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“Siamo il pomodoro della frutta”. Melone Mantovano e Grana Padano, presentato a Milano il nuovo abbinamento

MeloneMantovano_GranaPadano

Continua il connubio con altri prodotti, sempre a denominazione, del melone mantovano. Nadalini: “Partnership fondamentali”. Aguzzi: “Campagna iniziata. Obiettivo: 6000 tonnellate”

Tutto è partito con lo speck, poi è stata la volta del gorgonzola, quest’anno tocca al grana padano. La politica di sdoganamento del melone dagli abbinamenti classici, sempre validi ma un po’ limitanti, prosegue. Una via, quella intrapresa dal Consorzio di Tutela del Melone Mantovano, che intende puntare sulla versatilità di un prodotto che può donare soddisfazioni di gusto non solo a fine pasto o con il classico prosciutto crudo, ma anche come ingrediente di molteplici preparazioni. E a fare da interpreti di questi nuovi consumi non potevano essere che gli chef.

A Milano, per la presentazione ufficiale del progetto che prende il nome di “Una Saldolce meraviglia di sapori”, gli chef Danilo Angè e Rubina Rovini hanno presentato sei proposte che coniugano la dolcezza del frutto con la sapidità del formaggio, confluite poi in un ricettario. E a breve una serie di videoricette, realizzate questa volta tutte dall’ex concorrente della quinta edizione di MasterChef, nonché testimonial del Consorzio del Melone Mantovano Igp, saranno on line sul sito del Consorzio.

Fare sistema funziona

«Dop e Igp non sono marchi vuoti e la sinergia tra loro è fondamentale» ci spiega Francesca Nadalini, produttrice di Sermide e dinamica promotrice delle attività del Consorzio. «L’esperienza con altri Consorzi dell’ambito food, non dell’ortorutta, è molto costruttiva per noi perché consente un confronto con altre dinamiche promozionali». La convinzione che il melone possa sposarsi con molti altri prodotti è sempre più radicata all’interno del Consorzio. «Io sono convinta che il melone possa diventare il pomodoro della frutta, perché può sposarsi con molti altri ingredienti». Dalla crostatina con crema al grana padano e gelatina di melone e lavanda all’estratto di melone con crostacei e molluschi e salsa di grana padano, sono alcuni esempi delle ricette ideate per l’occasione.


Si entra nel vivo della commercializzazione

La campagna di commercializzazione è iniziata da poco, qualche azienda ha anticipato ai primi di maggio grazie al clima favorevole, praticamente da primavera anticipata, che si è registrato a febbraio e marzo, ma si entra nel vivo ora. “Sì, il grosso della campagna inizia adesso», conferma Mauro Aguzzi, presidente del Consorzio. «Prospettive per quest’anno? Sono buone perché dalle prime richieste che hanno ricevuto le aziende, sempre che il clima ovviamente ce lo consenta, pensiamo di confermare le quantità di prodotto Igp commercializzate l’anno scorso, cioè 4100 tonnellate. L’obiettivo sarebbe quello di aumentare anche di un 10-15%: se la stagione rimane nella normalità e il prodotto è all’altezza dei canoni stabiliti dal disciplinare, potremmo arrivare alle 6000 tonnellate».

Per ora sono entrate in commercio le tipologie del retato senza fetta e del liscio. «Stiamo iniziando in questi giorni con i primi stacchi del retato con fetta, forse già settimana prossima qualche azienda potrebbe mettere in commercio i primi quantitativi». Problemi per le gelate e il freddo di fine aprile? «Direi di no: i meloni che vanno in commercio ora sono in serra e non hanno risentito del maltempo più di tanto. Qualche piccolo problema l’avremo, forse, quando entreranno in commercio quelli che provengono dal campo aperto, tra venti giorni quindi, perché le piante erano pronte ad allegare ed invece è arrivato appunto il freddo. Potrebbe esserci una piccola mancanza di prodotto all’inizio».

Confermato anche quest’anno l’accordo con i supermercati il Gigante, ma qualche altra novità a livello distributivo è in rampa di lancio, anche se per ora bocche cucite al Consorzio.

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