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Gelate e grandine. Minguzzi (Fruitimprese ER): “Danni più ai kiwi che alle pesche”

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Autore Redazione

Il presidente di Fruitimprese Emilia Romagna traccia un primo quadro della situazione su alcune colture dopo le gelate e grandinate dei giorni scorsi

I repentini abbassamenti di temperatura che hanno portato, soprattutto nel Nord Italia, a gelate, come si è letto in questi giorni hanno recato non pochi problemi a molte colture. A queste bisogna aggiungere anche le grandinate dei giorni precedenti: un quadro fortemente problematico, quindi, sul quale Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia Romagna, ha fatto in una nota un primo punto della situazione.

Giancarlo Minguzzi

Giancarlo Minguzzi

Sul fronte delle drupacee, quindi pesche, nettarine, susine ed albicocche, il quadro non sembra al momento preoccupante sia in Europa che in Italia: “In Spagna e nel Sud Italia si prevedono quantità nella media, in linea col  2015, l’ultimo anno di produzioni normali. Nel Nord Italia si registra solo qualche danno alle drupacee derivanti da grandinate importanti in Emilia Romagna e gelate in Piemonte”.

Situazione decisamente più problematica, invece, per quanto riguarda le coltivazioni di kiwi con danni importanti a livello vegetativo nel Lazio e nel Piemonte e in Veneto, mentre in misura minore in Emilia Romagna: “quindi è prevedibile che ne risentirà la produzione”.

“Per le mele si sta valutando – continua il comunicato di Fruitimprese ER – ma già in Trentino Alto-Adige, in particolare nella tipica zona della Melinda, ma anche in Piemonte, si prevedono danni importanti. La Polonia, il maggior produttore di mele europeo, registra fin d’ora danni importanti ai frutteti causa gelate; le gelate hanno creato danni importanti anche alle produzioni di mele nella zona del lago di Costanza. La produzione delle pere, invece, nelle zone tipiche del Nord Italia  si presenta normale”.

“Comunque – conclude nella nota Minguzzi – è ancora troppo presto per fare previsioni attendibili. Al recente incontro di EuroPeche a Perpignan i tre principali paesi europei produttori di drupacee (Spagna, Italia e Grecia) hanno dato forfait e solo la Francia ha fatto sapere che inizierà con un lieve anticipo la campagna di raccolta di pesche/nettarine. I volumi attesi per quest’anno sono in lieve crescita (+4%) ma pare un aumento fisiologico che va parzialmente a compensare la scarsità del raccolto 2016”.

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