Il tipico pesto genovese, condimento a base di pinoli, è uno dei piatti più imitati all’estero. Il problema è che, al posto dei pinoli, si mettono mandorle, noci o pistacchi, mentre il parmigiano reggiano e il pecorino romano sono sostituiti da formaggio comune. La denuncia arriva da Coldiretti, che evidenzia come questa pratica di modificare ricette tipiche del made in Italy sia piuttosto frequente all’estero.
“Tre italiani su quattro – denuncia l’associazione agricola nel suo dossier “Cosa mangiano di italiano in Europa” – restano delusi dai piatti “italiani” serviti all’estero, dove vengono portate in tavola le più bizzarre versioni delle ricette tradizionali, come l’abitudine belga di usare la panna al posto del pecorino nella carbonara, quella tedesca di impiegare l’olio di semi nella cotoletta alla milanese, quella olandese di non usare il mascarpone nel tiramisù, fino agli inglesi che vanno pazzi per gli spaghetti alla bolognese, del tutto sconosciuti nella città emiliana. Tra le specialità più “tradite” – prosegue Coldiretti – ci sono anche la pasta al pesto proposta con mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e con il formaggio comune che sostituisce l’immancabile parmigiano reggiano e il pecorino romano…La carbonara è stata addirittura oggetto di un recente scandalo in Francia dove è stata diffusa una video-ricetta delle farfalle alla carbonara con panna, uovo crudo, pancetta e pasta stracotta per quindici minuti, che ha suscitato indignazione e pubbliche scuse. Ma non si tratta purtroppo di un caso isolato. La tipica ricetta della pasta alla Norma viene infatti spesso taroccata dalla sostituzione della immancabile ricotta salata con semplice formaggio grattugiato, mentre il tiramisù, che è forse il più conosciuto dolce italiano all’estero, viene spesso tradito nelle sue componenti caratteristiche: savoiardi, mascarpone e marsala. Per non parlare poi della pizza, che viene offerta nelle versioni più inimmaginabili, da quella hawaiana con l’ananas a quella di pollo”.