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Castagno, un bando nella provincia di Ascoli Piceno

castagne

Anche le Marche, e in particolare la zona del Piceno, credono nel castagno e vogliono effettuare investimenti in merito. Ad annunciarlo in questi giorni è stata la Camera di Commercio di Ascoli Piceno, la quale appunto intende favorire la valorizzazione del comparto del castagno. A tale scopo, sono previsti finanziamenti per interventi di ricostituzione e riqualificazione dei castagneti, con lo scopo di migliorarne le condizioni vegetative e produttive. In particolare, secondo il bando in corso, saranno ammesse a contributo le domande delle imprese agricole picene che, dal 1° ottobre 2015 al 30 novembre 2016, avranno effettuato spese per la potatura, la ricostituzione boschiva al piede e l’innesto su castagneti già recuperati o in stato di abbandono. Per ogni impresa ammessa sarà riconosciuto un contributo proporzionale alla superficie effettivamente recuperata, per un investimento minimo di mezzo ettaro fino ad un massimo di 2 ettari per ciascuna impresa ammessa.

Nello specifico, a fronte di una dotazione finanziaria complessiva di 30.000 euro, per ogni ettaro migliorato sarà riconosciuto il 70% dei costi documentati, al netto dell’iva, fino ad un massimo di 2.500 euro. Per ogni ettaro migliorato con lavori fatti in economia dal richiedente, sarà sempre riconosciuto il 70% del valore dei lavori realizzati e certificati, ma fino ad un massimo di 2.000 euro. Il bando completo si può scaricare a questo link.

Il presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno, Gino Sabatini, ha commentato: “Si tratta di un bando che mai era stato fatto alla Camera di Commercio. Addirittura la Perugina utilizza le nostre castagne per i suoi prodotti. Tale iniziativa vuole valorizzare un comparto utile anche in prospettiva futura, pure per la creazione di start up sul territorio. La provincia di Ascoli, del resto, ha il più alto tasso di castagneti nelle Marche. Questo bando può avere ricadute positive anche sui nostri ragazzi, che rappresentano il futuro della nostra economia. E l’agroalimentare è un settore importante per il rilancio del nostro territorio”.

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