A Bolzano non piace la frutta secca. O, meglio, al commissario prefettizio del capoluogo altoatesino non piacciono troppo i banchi di frutta secca degli ambulanti presenti nella storica piazza delle Erbe. Tanto che, per i venditori di noci, nocciole & co. è stato approvato un regolamento ad hoc, destinato senz’altro a fare discutere. In pratica, la frutta secca e disidratata sui banchi degli ambulanti non potrà superare il 20% della merce totale in vendita.
Dunque, non è un no totale alla frutta secca, ma senz’altro una forte limitazione, che di fatto preclude l’accesso ai venditori specializzati in frutta secca e disidratata. Per chi non si attiene al regolamento, sono previste pesanti sanzioni, tra cui la stessa revoca della concessione, che scatterà in automatico alla terza violazione contestata nell’arco di due anni.
Leggendo tra le righe di questo nuovo regolamento, che può apparire di primo acchito molto limitante per il commercio, vi può essere senz’altro una ragione “storica” e una volontà di preservare le tradizioni locali. Storicamente, infatti, in piazza delle Erbe si sono sempre vendute frutta e verdura fresche. Negli ultimi anni, tuttavia, l’attrattività di questo spazio non è sfuggita ai commercianti di prodotti esotici, soprattutto disidratati. Ora, dunque, si cambia.
Il nuovo regolamento stabilisce che il mercato di Piazza Erbe abbia complessivamente 21 posteggi, di cui: 9 banchi di vendita esclusivamente per frutta e verdura fresca (con un 20% massimo di frutta secca a completamento dell’offerta), 2 banchi di prodotti tipici altoatesini con il marchio di qualità “Alto Adige” o “Gallo Rosso”, 1 banco per prodotti agricoli locali, 2 banchi per prodotti da forno, pane e pasticceria, 3 chioschi esclusivamente per la vendita di formaggi e salumi, 2 chioschi per la vendita di piante e fiori, 2 banchi dedicati esclusivamente alla somministrazione di succhi a base di frutta e verdura.