In Italia, investire in nocciole può essere molto redditizio. La “raccomandazione” arriva niente meno che dalla Turchia, di gran lunga il maggiore produttore al mondo di nocciole, seguita appunto dal Belpaese. Durante l’annuale incontro di cooperazione tra Ue e Turchia sulle nocciole, tenutosi ad Akçakoca, sono emersi numeri molto incoraggianti per la commercializzazione nel 2016, con la stima di un +56,25% in termini produttivi per l’Italia (ovvero 125.000 tonnellate di prodotto) e prezzi destinati ad aumentare già durante l’anno in corso.
La grande domanda di nocciole non teme nemmeno le rosee previsioni produttive del 2016 turco, che stima 646.000 tonnellate, a fronte delle 450.000 tonnellate prodotte quest’anno. Del resto, il consumo di nocciole nel mondo è destinato a tenersi su livelli molto alti e, durante il medesimo convegno, è stato sottolineato che secondo previsioni del Ministero dell’Economia turco sarà di 860.000 tonnellate alla fine del 2015.
La consistente impennata produttiva è dovuta soprattutto ai nuovi investimenti effettuati negli ultimi anni in questa coltura. Non è un caso se il convegno sulla cooperazione tra Ue e Turchia sulle nocciole si è tenuto ad Akçakoca. Questo distretto, all’interno della provincia di Düzce, è uno dei più produttivi per quanto riguarda la corilicoltura.
