«Quest’anno è stata un’annata decisamente anomala». Anche in Basilicata lo scenario della produzione di meloni quest’anno sta assumendo tinte decisamente chiaroscure. A parlarci è Giuseppe Appio, amministratore della Cooperativa Sociale Primo Sole. Siamo in località Contrada Selva Piana agro di Montescaglioso, in provincia di Matera: la cooperativa, nata nel 1996, si estende per circa 200 ettari situati tra la Valle del Bradano e la Pianura Metapontina. Finocchi, cavolfiori, carciofi e anche meloni, sia retati che gialli. Questi ultimi vengono venduti sostanzialmente alla Gdo (80%) e il resto attraverso la vendita diretta in azienda. La campagna quest’anno è iniziata nella prima settimana di giugno e, in linea di massima, a seconda delle diverse varietà, dovrebbe terminare a fine settembre.
«Gli sbalzi termici hanno certamente segnato l’inizio della stagione» continua Giuseppe Appio. «Nella fase dei trapianti, intorno a marzo e aprile, con le giornate calde tutto è andato bene, Poi, però, abbiamo avuto abbassamenti di temperatura repentini, con notti intorno agli 8 gradi. Quindi, la crescita della pianta si è fermata ed è stata altalenante». Da qui una serie di conseguenze sui frutti finali che più che incidere sulla dolcezza, e quindi sul grado Brix, lo hanno fatto sulla pezzatura, «che nella media è solitamente intorno a 1,5 chili, mentre quest’anno abbiamo casi anche a 2 chili commercialmente difficili da vendere».
Anche sul fronte dei prezzi la situazione è incerta e ovviamente volatile. «Dal 20 di giugno fino a qualche giorno fa non abbiamo superato i 60 centesimi al chilo, con una media che si attesta sui 55 centesimi. Mentre nella normalità dovremmo essere intorno agli 80 centesimi». L’andamento climatico anomalo riscontrato a giugno e fino agli inizi di luglio, poi, ha depresso i consumi e quindi si è accumulato troppo prodotto sui mercati che ha portato i prezzi a scendere. «Dalla prossima settimana, però, ci aspettiamo un rialzo dei prezzi, sempre che il tempo regga».