Politiche agricole

La Sicilia a Lollobrigida: stato di crisi per uva e ortofrutta

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Autore Redazione

Oggi l’incontro al ministero con la presentazione di un documento di richieste

Oggi il ministro all’agricoltura Francesco Lollobrigida ha incontrato i rappresentanti del mondo ortofrutticolo siciliano che sottolinea: “Siamo molto soddisfatti dell’incontro, ora speriamo che arrivino presto le risposte”.

L’analisi sulla crisi del comparto

Questa l’analisi: “Com’è noto il comparto dell’ortofrutta sta attraversando una fase congiunturale molto delicata, caratterizzata dalla concomitante sovrapposizione di fattori che rischiano di compromettere seriamente l’esistenza di migliaia di aziende del sud-est e, con essa, un indotto di svariati miliardi di euro, che costituisce patrimonio materiale ed immateriale della nostra nazione. L’anomalo perdurare di temperature elevate nella fascia trasformata, con i conseguenti riverberi sulle dinamiche produttive, il mancato rispetto delle clausole di salvaguardia degli accordi internazionali, la concorrenza sleale dei paesi frontalieri, il ruolo predominante della grande distribuzione organizzata, sono solo alcuni degli elementi che incidono fortemente su questi processi”.

Le proposte del tavolo siciliano

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro a Vittoria   e dal costruttivo confronto delle varie anime intervenute all’incontro, sono emerse una serie di proposte che, lungi dall’approccio assistenzialistico adottato negli anni precedenti, possono incidere in maniera strutturale nel breve e lungo periodo, scongiurando una catastrofe economica senza precedenti.

Proclamazione dello stato di crisi

Proclamazione dello stato di crisi di mercato per il comparto dell’uva da tavola siciliana e dell’ortofrutta coltivata nella fascia trasformata e dello stato di crisi per calamità naturale causati da fattori climatici avversi, quali il perdurare di alte temperature con
conseguente indennizzo dei produttori.

Intensificazione dei controlli lungo la filiera commerciale al fine di contrastare le pratiche commerciali sleali in ossequio alla L. 198/2021, in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola, nonché all’articolo 7 della legge 22 aprile 2021, n. 53, in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari.

Gli ortaggi beni principali per la carta delle fasce meno abbienti

Inserimento  di ortaggi e primizie orticole italiane (pomodoro, peperone, melanzana, zucchina ecc. ecc.) quali beni principali dell’alimentazione, elementi essenziale nella dieta mediterranea, in vista della previsione della  carta risparmio spesa per sostenere gli acquisti delle fasce meno abbienti, così da determinare l’aumento della domanda e la conseguente risalita dei prezzi.

Attivazione di un piano di controllo sulle frodi alimentari finalizzato al monitoraggio dei prodotti agroalimentari provenienti dall’estero, al fine di garantire la stessa qualità dei prodotti italiani che si attengono ai nostri disciplinari di produzione, strutturati salvaguardando la salute del consumatore. La sospensione delle segnalazioni di sofferenza alla centrale dei rischi della Banca d’ltalia da parte degli istituti di credito sulle posizioni oggetto di moratoria, alla stregua dei provvedimenti emanati per far fronte agli effetti della pandemia covid-19.  Istituzione di appositi fondi per l’abbattimento del costo degli interessi sulle operazioni di rinegoziazione con gli Istituti di Credito, blocco della ristrutturazione delle pratiche per 18 mesi.

Campagne pubblicitarie

Attivazione di specifici aiuti a valere sui fondi Pnrr e fondi UE del Psrfinalizzati a mitigare l’effetto della crescita dei costi di produzione dovuti alla crisi russo-ucraina ed alla riconversione, diversificazione dell’offerta e al miglioramento qualitativo dell’uva e dell’ortofrutta prodotta in serra fredda. Prevedere, nell’ambito del Pnrr, specifiche misure volte a promuovere la creazione e miglioramento dei  mercatini rionali, quali piattaforma alternativa alla Gdo. Avvio di campagne pubblicitarie su scala nazionale nelle emittenti statali al fine di
promuovere i prodotti locali e internazionalizzazione del prodotto attraverso piattaforme logistiche regionali e nazionali.

Avvio interlocuzione con la Gdo al fine di stabilire un equo compenso minimo alle produzioni del sud-est, alla luce degli elevatissimi standard produttivi e di qualità delle medesime. Previsione di bandi ed agevolazioni per il rinnovo dei mezzi commerciali. Il 57% dei veicoli commerciali immatricolati sono pre-euro 4: cioè euro 1,2,3. Va aggiunto che i rimorchi e semirimorchi (quelli che traportano gli alimenti e farmaci) risultano obsoleti e inquinanti.

Rendere trasparente sull’area riservata del portale Inps (cassetto previdenziale) sia i debiti che i crediti vantati dalle aziende. La presenza di crediti è infatti frequente e spesso l’Inps, per il rilascio del Durc, richiede il pagamento di contributi pur in presenza di crediti di importo superiore. Rivedere il tasso applicato alla rateazione dei contributi Inps; concedere la possibilità di una seconda dilazione dei contributi INPS pur in presenza di una precedentemente in corso. Allineamento pagamenti effettuati tra agente della riscossione e Inps al fine di evadere celermente le pratiche per il rilascio del Durc.

Interventi per l’uva da tavola

Istituzione di un contributo straordinario integrativo (almeno 25 centesimi/Kg) per lo scarto dell’uva da tavola destinata alla trasformazione industriale per decadimento qualitativo dovuto alla sovramaturazione e alla impossibilità di essere commercializzata a causa della crisi di mercato.  Valorizzazione del prodotto di scarto non idoneo alla commercializzazione attraverso unprezzo garantito alle cantine (almeno 25-30 centesimi/Kg) con produzione di zuccheri per l’utilizzo agro-industriale e produzione di mosti concentrati rettificati.

Fonte: Acov, Asse, distretti agricoli del sud-est 

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