Politiche agricole

Mammi: “68 milioni per il settore idrico e irriguo piacentino”

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Autore Redazione

Con l’assessore il punto anche su Psr e sui bandi per finanziare gli investimenti delle imprese e delle filiere

Oltre 68 milioni, di cui 16 milioni collegati al Pnrr, per finanziare investimenti a favore del sistema idrico e irriguo piacentino. Progetti per opere già avviate o in fase esecutiva, fondamentali per rafforzare il comparto agricolo della provincia di Piacenza. Investimenti che si aggiungono ai nove progetti, finanziati con il Piano opere pubbliche della Regione a carico del Consorzio bonifica di Piacenza, per un valore di quasi mezzo milione (341 milioni nel 2021 e oltre 153 mila euro nel 2022).

A fare un dettagliato quadro della situazione del comparto, l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, durante i lavori di oggi della Consulta agricola provinciale di Piacenza. Territorio, quello piacentino, dove per il comparto agricolo e zootecnico, nel 2021 sono arrivare risorse per quasi 66 milioni, tra Programma di sviluppo rurale e Politica agricola comunitaria.

Durante l’incontro sono stati affrontati anche i temi dell’andamento degli investimenti del Programma di sviluppo rurale, le risorse in arrivo per il comparto irriguo dal Pnrr. I bandi per finanziare gli investimenti delle imprese e delle filiere agricole, le misure per il contenimento della peste suina e gli indennizzi per calamità e fitopatie.

Gli investimenti nel settore idrico e irriguo sono fondamentali per rafforzare e far crescere un comparto agricolo d’eccellenza come quello della provincia di Piacenza. Il settore agricolo emiliano-romagnolo – ha detto l’assessore Mammi – ha le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista nella ripartenza economica una volta superata l’emergenza sanitaria, facendo leva sui suoi tanti prodotti di eccellenza, buoni e sicuri. Vogliamo farlo insieme ai territori, condividendo strategie e azioni concrete per favorire la transizione ecologica e la sostenibilità, insieme all’irrinunciabile difesa del reddito degli imprenditori”.

Fonte: Regione Emilia Romagna

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