“Con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio, agricoltura e pesca beneficiano di oltre 2 miliardi di euro, risorse mai stanziate in precedenza in maniera così ingente. Il comparto primario, del resto, ha dimostrato tutta la sua rilevanza durante la pandemia e continua a trainare l’export del made in Italy. Il consistente impegno era, dunque, doveroso ed è stato supportato da ulteriori novità normative, durante la conversione in legge in Senato. Ulteriori fondi sono stati stanziati per il comparto brassicolo, apistico, della frutta a guscio e del sughero nonché è stata preservata la qualifica di imprenditore agricolo per coloro che subiscono calamità naturali o fitopatie che mettano a repentaglio il criterio di prevalenza agricola delle proprie attività”. Lo dichiara la deputata Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in commissione Agricoltura.
“È proprio sul fronte della gestione del rischio climatico che la Manovra prevede le maggiori novità con la creazione del Fondo mutualistico nazionale (690 milioni di euro) e con 250 milioni di euro per le assicurazioni agevolate – aggiunge – Proseguono gli sgravi fiscali con l’esenzione Irpef dei redditi agricoli (237 milioni) e la proroga della decontribuzione per gli under40 (8,3 milioni). Per il rilancio del comparto primario vengono poi stanziati 160 milioni per il Fondo per lo sviluppo delle filiere, 10 milioni per la competitività, 10 per la filiera grano-pasta, 120 milioni per i distretti del cibo, ulteriori 74,5 milioni per le compensazioni Iva in zootecnia nonché 80,5 milioni per le misure di credito e finanziamento di Ismea”.
“La pesca potrà contare su 16 milioni di euro per il piano triennale e il fondo di solidarietà nazionale – prosegue Gagnarli -. Viene, inoltre, rinnovato il fermo pesca ed estesa la Cassa integrazione salariale operai agricoli (Cisoa) ai pescatori che potranno finalmente godere di un ammortizzatore sociale strutturale mentre con 4 milioni di euro vengono rafforzate le Capitanerie di Porto. Esteso, poi, il Bonus verde per i prossimi tre anni al 36%, stanziati 30 milioni per la Strategia Forestale e, infine, 50 milioni alle Regioni per coprire gli anticipi a valere sul credito di soccorso”.
“Rimangono aperte le questioni relative al potenziamento degli organici dell’Ispettorato repressione frodi per il contrasto alle Pratiche commerciali sleali, la stabilizzazione degli operai agricoli del Crea su cui abbiamo comunque previsto il relativo stanziamento economico nonché il potenziamento del Servizio fitosanitario nazionale così da dare concretezza alla riforma approvata per meglio fronteggiare le fitopatie. L’auspicio – conclude – è che si raggiungano presto questi obiettivi in prossimi provvedimenti”.
Per Moncalvo è il pacchetto di misure proposto e sostenuto da Coldiretti
È salva la qualifica di imprenditore agricolo per coloro che a causa di calamità naturali, eventi epidemiologici, epizozie o fitopatie non siano in grado di rispettare, temporaneamente, il criterio della prevalenza nell’utilizzo dei propri prodotti come disposto dall’articolo 2135 del codice civile. È quanto emerge tra le numerose le misure riguardanti l’agricoltura, approvate definitivamente in aula alla Camera.
“Particolarmente rilevante – commenta Roberto Moncalvo delegato confederale Coldiretti Cuneo – è il pacchetto di misure per il settore agricolo che Coldiretti ha proposto e sostenuto sin dalla fase di confronto preparatoria della manovra. In considerazione dei gravi danni subiti dalle imprese agricole in conseguenza degli eventi climatici estremi, sempre più frequenti, molto importanti sono le risorse assegnate ad un fondo di mutualizzazione per ampliare il ventaglio di strumenti di gestione del rischio a disposizione delle imprese agricole (50 milioni nel 2022). Allo stesso modo per le assicurazioni agevolate stanziati 50 milioni per il 2022 e 80 dal 2023. Tra gli interventi più significativi c’è la conferma dell’esenzione Irpef sui redditi agrari e dominicali nonché delle percentuali di compensazione Iva nel settore zootecnico (bovini e suini). Di rilievo la decontribuzione per i giovani imprenditori agricoli under 40 neo insediati, il rifinanziamento del fondo filiere istituto con la Legge di bilancio dello scorso anno (80 milioni per il 2022 e 50 per il 2023). Il fondo competitività ottiene 20 milioni per il 2022, il fondo grano duro 10 milioni sempre per il 2022. Al fine di favorire il distretti del cibo, introdotti con la legge di bilancio per il 2018, vengono stanziati 110 milioni. Assegnati, inoltre, 50 milioni per la misura “Ismea investe” e 10 milioni per gli interessi sulle garanzie concesse dall’Istituto. L’intervento “donne in campo” – continua Moncalvo – vede un impegno di risorse pari a 5 milioni nel 2022 e 15 nel 2023. Le risorse a sostegno del settore forestale (“Strategia forestale”) sono pari a 30 milioni nel 2022 e nel 2023 e 40 nel 2024. Inoltre, di grande importanza è la proroga per gli anni 2022, 2023 e 2024 del Bonus verde”.
Misure finanziarie di sostegno sono state previste per la filiera delle carni derivanti da animali della specie avicola e per le imprese del comparto della birra, con la progressiva riduzione delle accise nel triennio, unitamente ad agevolazioni progressive per i birrifici con produzione annua fino a 60mila ettolitri. Sono previsti, inoltre rifinanziamenti a favore delle “filiere minori” (apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio).
Fonte: MoVimento 5 Stelle Camera dei deputati – Coldiretti