L’agricoltura guarda al futuro e lo fa partendo dalle storie di successo che hanno caratterizzato il Programma di sviluppo rurale 2014-20 della Rete rurale nazionale (Rrn).
Sono state presentate oggi nella “sala” virtuale del Palazzo dell’Agricoltura, alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, le esperienze più significative, dal Nord al Sud di Italia, dei Programmi di sviluppo rurale nazionale del Mipaaf.
“L’evento di oggi rappresenta la base di partenza per affermare positivamente valori condivisi e rafforzare la reputazione delle istituzioni e delle politiche agricole. Siamo attualmente impegnati in un percorso che, dalla definizione di una strategia innovativa, condivisa ed efficiente nella gestione delle risorse, presentata in occasione dell’insediamento del Tavolo nazionale di partenariato per la costruzione del Piano strategico nazionale (Psn), porterà alla definizione della futura Politica agricola comune e che dovrà integrarsi con le misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli – Attraverso la Rete rurale nazionale abbiamo la possibilità di valutare gli effetti delle diverse misure dei programmi di sviluppo e questa capacità ci può portare a proporre anche all’interno del Piano Strategico nazionale degli elementi da utilizzare per la gestione strategica delle risorse”.
La conferenza virtuale su “Sviluppo rurale, benefici e opportunità per l’agricoltura italiana. Le storie di successo dei Programmi di sviluppo rurale e la comunicazione della Rete rurale”, è proseguita con l’intervento di Simona Angelini, Autorità di gestione della Rete rurale nazionale.
«L’obiettivo della Rrn è quello di favorire lo sviluppo rurale, la partecipazione del partenariato, delle organizzazioni e delle amministrazioni direttamente o indirettamente coinvolte nello sviluppo rurale. La programmazione 2014-2020 ha puntato sul maggior coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, sulla trasparenza e la visibilità delle politiche comunitarie e nazionali, sottolineando le opportunità per i giovani e la promozione dell’innovazione nel settore agroalimentare e forestale”, ha spiegato Simona Angelini che ha poi sintetizzato i numeri del Piano, riferiti al biennio 2019-2020: 24 aree di attività, 37 schede e 538 output di progetto, realizzati a diversi livelli nella programmazione, gestione e attuazione della politica di sviluppo rurale in ambito locale, regionale e nazionale, mediante autorità di gestione, organismi pagatori, GAL, stakeholder.
Sono state presentate inoltre delle best practice su Monitoraggio FEASR e sistemi informativi, Accesso alle misure PSR, Bpol e vetrina delle opportunità, Rural4Learning e Divulgazione delle innovazioni e delle buone pratiche aziendali in tema di innovazione.
Fonte: Mipaaf