Politiche agricole

Danni da cimice: boccata d’ossigeno per i frutticoltori emiliano romagnoli

cimice asiatica
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Autore Redazione

La seconda tranche di aiuti per le imprese danneggiate dall’insetto è per la Cia un supporto necessario per la ripresa

“Esprimiamo grande apprezzamento per il pagamento degli indennizzi sui danni da cimice asiatica, frutto di un’azione sinergica e determinata da parte della nostra associazione insieme all’assessorato regionale all’Agricoltura: ricordo l’imponente manifestazione di Agrinsieme del gennaio 2020, che ha lanciato un grido dall’allarme immediato, raccolto poi giustamente dalla politica”. Cristiano Fini, presidente di Cia agricoltori italiani dell’Emilia Romagna, commenta in questo modo l’arrivo delle provvidenze alle aziende agricole dell’Emilia Romagna colpite dalla cimice asiatica.

Le risorse ammontano 11,5 milioni di euro e i pagamenti scatteranno a partire dalla fine del mese di marzo. Gli indennizzi andranno a coprire il 57% delle perdite dichiarate e dei 110 milioni che il ministero delle Politiche agricole ha assegnato all’agricoltura, 63 sono riservati al primario emiliano romagnolo. Gli aiuti sono ripartiti su tre anni, ovvero: oltre 40 milioni per la prima tranche assegnata nel 2020, 11 milioni e 500mila questa del 2021 e altrettanti 11 milioni 500mila euro per l’anno prossimo.

I prossimi passi per la tutela delle aziende agricole

“Gli indennizzi, purtroppo – sottolinea Fini – non arriveranno a tutte le aziende impattate, per effetto di un meccanismo perverso contenuto nella 102, la legge nazionale sulle calamità. Ed è per questo motivo che Cia, insieme alla Regione, vuole fortemente modificare la legge 102. Non solo – conclude Fini – sosteniamo anche l’introduzione del fondo nazionale mutualistico sulla gestione del rischio, per gestire adeguatamente le risorse che andranno a risarcire i danni subiti dagli agricoltori”.

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