Politiche agricole

Pac e Green Deal, Cia a Copa-Cogeca: “Fare presto”

dino scanavino cia
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Autore Redazione

Rapidità d’azione e tutela competitività, le richieste di Scanavino alla due-giorni di confronto con i parlamentari Ue

Fare presto e porre scrupolosa attenzione ai passaggi strategici per il futuro green dell’Europa agricola. E’ questo il messaggio di Cia-Agricoltori Italiani al Praesidium del Copa-Cogeca, la due giorni di confronto con i membri del Parlamento Ue, su nuova Pac, Green Deal e Brexit.

“Ripresa economica e uscita dalla pandemia – è intervenuto il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino nello scambio di vedute con Maria do Céu Antunes, presidente del Consiglio Agrifish- orientino le prossime azioni. E, dunque, anche i negoziati per la nuova Pac devono essere coniugati alla situazione d’emergenza che stiamo vivendo, supportando il grande cambiamento cui anche il comparto agricolo e agroalimentare è sottoposto per effetto delle restrizioni introdotte, ormai da un anno, per combattere il Covid”.

“Sosteniamo, quindi, l’approccio della presidenza che conferma di voler dare priorità ai negoziati per la Pac. Sarà, infatti, cruciale -ha aggiunto Scanavino- avanzare velocemente per raggiungere un accordo politico e mettere gli imprenditori nelle condizioni di non perdere, a causa della pandemia, l’opportunità rappresentata da Green Deal e Next Generation Eu”.

L’impatto della pandemia resta una costante nel dibattito del Praesidium, ma fa spazio anche alla necessità di non trascurare la competitività dell’agricoltura Ue fuori dai confini. “Occorre portare avanti il dialogo con l’area del Mediterraneo -è intervenuto a riguardo il presidente di Cia, Scanavino- soprattutto per regolare il traffico proveniente dal Nord Africa che genera una disparità di concorrenza con l’Europa. I nostri produttori di ortaggi, olio di oliva, agrumi, grano duro, uva da tavola, per citarne alcuni, affrontano condizioni meno favorevoli nella produzione rispetto agli agricoltori nordafricani. Per dare garanzie di redditività ai nostri imprenditori, è necessario che gli accordi di libero scambio siano bilanciati una volta per tutte”.

Stessa richiesta, ma su un fronte diverso, quella presentata a Michel Barnier, consigliere speciale della presidente Ursula von der Leyen, intervenuto sull’accordo commerciale e di cooperazione con il Regno Unito. “Raggiunta l’intesa – ha dichiarato Scanavino – si definiscano meglio i parametri della nuova collaborazione perché ci sia reale reciprocità e trasparenza. Ora, dopo la Brexit, saranno più chiari i flussi commerciali e i controlli fitosanitari, ma l’Ue intervenga con innovazione e digitale, affinché ciò non si traduca in eccesso di burocrazia. L’obiettivo che deve guidarci da qui ai prossimi anni, resta sempre la sostenibilità economica, sociale e ambientale”.

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