“Auspichiamo che il Recovery Plan nella sua versione definitiva sottolinei in modo più marcato e deciso l’assoluta centralità e strategicità del settore agroalimentare“. Lo ha detto il presidente di Alleanza cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri intervenendo questo pomeriggio in audizione alla Commissione agricoltura della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame della proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza-Pnrr .
“Per implementare la capacità e velocità di reazione del settore agroalimentare rispetto ai cambiamenti di mercato, ai nuovi stili di consumi e alle nuove politiche in tema di sostenibilità – ha spiegato Mercuri – occorre puntare sulla crescita dimensionale delle cooperative e sulla loro aggregazione, finanziando e sostenendo una efficace e mirata politica di aggregazioni al fine di raggiungere maggiori economie di scala che consentiranno alle imprese di conseguire razionalizzazioni produttive, logistiche e distributive”.
Auspicabile secondo l’Alleanza Cooperative Agroalimentari, in tal senso, è prevedere l’introduzione di misure fiscali incentivanti e il ricorso a strumenti finanziari ibridi messi a disposizione da Cdp, Ismea, Invitalia, nonché lo strumento dei contratti di filiera in grado di promuovere quegli investimenti necessari in beni materiali ed immateriali (macchinari, attrezzatura, magazzini intelligenti) per l’ammodernamento e la riconversione delle imprese verso modelli di produzione sostenibile.
“Al contempo sarà imprescindibile lavorare nell’ambito del Recovery Plan in una logica di sistema che vada oltre la presenza materiale di infrastrutture: l’integrazione dei servizi a supporto delle reti, lo snellimento degli iter burocratici, il miglioramento del sistema logistico e l’interconnessione con i settori produttivi sono infatti punti fondamentali del percorso da intraprendere.
Il presidente Mercuri ha sottolineato infine la necessità che venga chiarita quale sarà la Governance preposta all’attuazione del Piano, quale il cronoprogramma per la realizzazione delle azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi e quali saranno le modalità d’ingaggio per consentire alle imprese di offrire il proprio imprescindibile apporto per rilanciare lo sviluppo del nostro Paese. Ha auspicato anche che il rapporto e il sistema di relazioni tra pubblico e privato sia fondato su un nuovo patto tra pubblico, privato e privato sociale.