“La notizia era nell’aria, ma mancavano i dettagli prima dell’annuncio ufficiale: il precipizio di un’uscita del Regno Unito dall’Unione senza accordo è stato scongiurato, anche se la Brexit rimane un errore di cui presto gli amici inglesi si renderanno conto”. Così Paolo De Castro, relatore sulle future relazioni commerciali tra Unione europea e Regno Unito per il Gruppo dei Socialisti e Democratici, commenta l’accordo appena siglato dopo mesi di difficili negoziati e incomprensioni.
“La libertà di circolazione di persone, beni, servizi e capitali continuerà a esistere, e le merci italiane ed europee potranno continuare a essere esportate nel Regno Unito senza alcun dazio. Il tutto, nel rispetto da parte di entrambe le sponde della Manica dei più alti standard sociali e ambientali. Ora – prosegue De Castro – la palla passa al Parlamento europeo che si prenderà il tempo necessario per garantire un appropriato scrutinio democratico dell’accordo prima che possa entrare ufficialmente in vigore”.
“Oggi – conclude l’eurodeputato Pd – l’Unione europea ha dato prova della sua forza, grazie all’unità tra il Parlamento europeo e i 27 Stati membri e al pieno supporto al nostro capo-negoziatore, Michel Barnier: il suo lavoro e la sua perseveranza hanno permesso di raggiungere questo risultato fondamentale per i nostri cittadini e le nostre imprese”
Alleanza cooperative: “Accordo commerciale sulla Brexit ottima notizia”
“Un’ottima notizia per le nostre esportazioni e per la stabilità dei mercati agricoli”. Così il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri, commenta l’annuncio dell’accordo commerciale tra Regno Unito e l’Unione europea.
“Tutto il sistema cooperativo tira un sospiro di sollievo: il mercato britannico è un importantissimo mercato di sbocco per i nostri vini, per l’olio, i formaggi e l’ortofrutta. In un contesto di grande incertezza causata dalla crisi economica provocata dalla pandemia Covid-19, è senz’altro positivo che dopo un lunghissimo negoziato, Europa e Regno Unito siano giunti all’accordo. Il no deal avrebbe come è noto fatto scattare le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio, con il conseguente ripristino dei dazi sugli scambi e dei controlli alle frontiere“.
Le esportazioni agroalimentari con il Regno Unito ammontano a circa 3,4 miliardi di euro l’anno, pari al 6% del valore dell’export agroalimentare Ue con il Regno Unito. In particolare, l’Italia è al primo posto tra i paesi europei per le vendite di vino in Regno Unito.