E’ ufficialmente partita la campagna di esportazione delle mele italiane verso Taiwan. “Un risultato importante, per niente scontato dal momento che gli ispettori fitosanitari taiwanesi non hanno potuto venire in Italia per la prevista visita annuale propedeutica all’avvio della campagna di esportazione. Un risultato frutto della proficua collaborazione tra le Autorità italiane e taiwanesi, oltre che dell’efficace operatività delle strutture periferiche regionali e i vari produttori – ha detto la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova – Consentirà alle aziende italiane di posizionarsi su un mercato molto importante, nonostante gli scenari sempre più preoccupanti che la pandemia sta causando nel corso di questo 2020″.
Le autorità taiwanesi hanno autorizzato l’esportazione verso il loro Paese sulla base delle ispezioni effettuate dal Servizio fitosanitario nazionale nei frutteti e negli stabilimenti di lavorazione per verificare la sussistenza dei requisiti fitosanitari del protocollo definito nell’ambito del Memorandum d’intesa siglato a maggio 2020.
Considerate le grandi difficoltà dovute al Covid-19, le Autorità taiwanesi hanno demandato al Servizio fitosanitario nazionale il compito di effettuare le ispezioni alle aziende, previste per la verifica dei requisiti. I Servizi fitosanitari regionali di Piemonte, Emilia-Romagna, Trentino Alto-Adige e Veneto, sulla base delle puntuali indicazioni operative fornite dalle autorità taiwanesi, hanno così provveduto in tempi rapidi a effettuare le ispezioni. Ispezioni i cui esiti sono stati trasmessi alla parte taiwanese dal Servizio fitosanitario centrale.
“Poter effettuare i controlli in remoto ci ha permesso di garantire ai nostri soci la possibilità di esportare. Speriamo che questo primo esperimento di audit virtuale possa essere applicato anche da altri paesi per altri prodotti”, ha detto a myfruit.it Simona Rubbi, responsabile Legislazione e Progettazione di Cso Italy.
“L’opportunità di effettuare verifiche con questa modalità dimostra la fiducia di Taiwan nei nostri sistemi di controllo, cosa che ovviamente ci lusinga – ha concluso Giulia Montanaro di Assomela – Speriamo che questa strada, diventata necessaria per il Covid-19, possa essere adottata anche quando si tornerà alla normalità, visti i risultati ottenuti”.