Politiche agricole

Agricoltura: piano strategico nazionale la sfida per obiettivi del green deal

Giuseppe L'Abbate
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Autore Redazione

L’Abbate: “Determinante sarà il confronto con tutti gli stakeholder. Il raggiungimento degli obiettivi si può ottenere solo assieme”

“Vedo con positività il percorso di riforma della Pac come approvato dal Parlamento europeo lo scorso 23 ottobre e che si concluderà con l’approvazione definitiva dei regolamenti entro il prossimo giugno. Tra le altre, le condizionalità rafforzate e l’ecoschema sono alcune delle misure tese al raggiungimento degli obiettivi che l’Unione europea si è posta con il Green Deal. La vera sfida per l’Italia resta comunque il Piano strategico nazionale: in questa nuova programmazione, infatti, Bruxelles ha stabilito la cornice entro la quale ciascuno Stato Membro dovrà declinare la propria politica agricola nazionale. È il confronto con tutti gli stakeholder ad essere determinante, pertanto, per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti e che possiamo ottenere solo assieme”. A dichiararlo è Giuseppe L’Abbate, sottosegretario alle Politiche agricole durante il webinar organizzato da Legambiente “Agroecologia Circolare dal campo alla tavola – dalla nuova Pac al Next Generation Eu: una svolta radicale verso il Green Deal”.

Ricordando la necessità di declinare la sostenibilità sia nel contesto ambientale che in quello economico e sociale, altrimenti si rischia l’abbandono dei campi con effetti ben più deleteri di quelli che si cercano di mitigare con le nuove politiche comunitarie, il sottosegretario L’Abbate ha invitato a “guardare il quadro complessivo delle misure che l’Italia e il ministero delle Politiche agricole, in particolare, stanno mettendo in atto con il Next Generation Eu. Gli investimenti in innovazione, infatti – ha aggiunto L’Abbate – ci permetteranno di raggiungere proprio quegli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti come Paese e come Europa. Senza dimenticare, poi, l’importante lavoro sui Sistemi di Qualità Nazionale che punta alla sostenibilità: già in stato avanzato quello vitivinicolo e del benessere animale, a cui intendiamo aggiungere i settori ortofrutticolo e dell’olio d’oliva”.

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