Unaproa ha inoltrato alla ministra Teresa Bellanova un documento con le 10 tematiche specifiche su cui sarebbe urgente intervenire per il rafforzamento e il rilancio del comparto. Di seguito una sintesi del “decalogo”.
Pratiche sleali in ambito commerciale
Per mettere uno stop alla presenza di comportamenti commerciali penalizzanti da parte della Gdo e Do nei confronti delle Op associate, Unaproa chiede l’accelerazione del recepimento da parte dell’Italia della Direttiva Ue che vieta le pratiche commerciali sleali nella catena alimentare, contestualmente all’attivazione, a livello ministeriale, di un tavolo di confronto allo scopo di monitorare le regole di comportamento.
Plastic tax
Unaproa ritiene necessario attivare un percorso che preveda delle deroghe attuative della plastic tax per il comparto della frutta e verdura pronta per l’uso. Questa imposta, prevista a partire dal 1° gennaio 2021, colpisce 2/3 della spesa a tavola delle famiglie e rischia di penalizzare a cascata l’intera filiera agroalimentare dove si concentra il 76% degli imballaggi in plastica.
Istituzione di un tavolo interministeriale
Urgente attivazione a livello interministeriale di un tavolo di lavoro permanente in collaborazione con il servizio fitosanitario nazionale (con riunioni periodiche mensili) che sia in grado di: monitorare in tempo reale le diverse situazioni che si manifestano a livello nazionale in materia fitosanitaria; individuare le soluzioni operative da attuare in tempi brevi. Il tutto al fine di ridurre ai minimi termini il lasso di tempo che intercorre tra il manifestarsi della situazione negativa e/o dell’emergenza fitosanitaria per talune produzioni ortofrutticole.
Qualificazione delle Op
Unaproa ritiene utile avviare un processo nazionale di qualificazione delle Op, collegato, ad esempio, all’incremento progressivo dei requisiti minimi di riconoscimento, anche in funzione della tipologia di prodotto commercializzato, prevedendo un sistema di premialità.
Aiuto finanziario nazionale
Unaproa richiede che venga assunta una posizione politica netta nei confronti della Commissione in ordine alla proposta di definire un livello di aggregazione “nazionale”, anziché “regionale” come è attualmente, per il riconoscimento dell’Afn (aiuto finanziario nazionale), e fare in modo di aumentare il limite di aggregazione regionale per la concessione dell’aiuto dal 20% al 35%.
Armonizzazione dei controlli
Per Unaproa è necessaria un’armonizzazione delle procedure di controllo sia in materia di funzionamento delle Op sia in relazione alla corretta attuazione e rendicontazione dei Programmi Operativi, con la possibilità di affidare i controlli sui Programmi Operativi a un unico soggetto, garanzia di omogeneità di trattamento per tutte le Op ed Aop.
Progetti specifici per il rilancio delle filiere di prodotto e piano di ricerca e sperimentazione nel comparto ortofrutticolo
Unaproa chiede interventi mirati per le singole filiere di prodotto, e l’attivazione di un piano di ricerca e sperimentazione.
Piano nazionale per l’internazionalizzazione
La politica adottata dall’Unione europea ha sicuramente influito per la definizione di accordi di libero scambio tesi all’eliminazione delle barriere tariffarie e non. Per Unaproa è necessario che gli operatori siano in grado di rispondere alle opportunità che si manifestano ed è indispensabile promuovere un piano nazionale per l’internazionalizzazione del comparto ortofrutticolo, che possa fungere da fattore altamente trainante per il settore ortofrutticolo.
Progetto nazionale di valorizzazione e conservazione della biodiversità
Per Unaqproa dovrebbe essere messo in campo a livello nazionale un progetto con l’obiettivo di garantire più valore aggiunto ai prodotti e nel contempo verificare le interazioni delle attività agricole con la diversità biologica del territorio, in grado di rendere minimo o trascurabile l’impatto di tali attività sugli agrosistemi, sugli ecosistemi e sulla loro biodiversità. Un progetto strategico per lo sviluppo del sistema ortofrutticolo basato su “prodotti di qualità in territori di qualità” per uscire dalla logica delle “commodity” ed andare verso le “speciality”.
Catasto frutticolo
A marzo del 2019 tutto il comparto ortofrutticolo aspettava le modalità di realizzazione e chi avrebbe dovuto costituirlo, così come lo stesso Mipaaf aveva promesso (era prevista l’emanazione di un decreto ministeriale entro tre mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).
Vista l’importanza, Unaproa chiede l’immediata riattivazione degli adempimenti necessari alla sua realizzazione. In ogni caso ritiene altresì auspicabile che tale strumento venga previsto anche per il comparto orticolo.
“Si tratta di primo un contributo strettamente collegato alle esigenze delle nostre associate – afferma Felice Poli, legale rappresentante di Unaproa – sintetizzato in 10 punti che auspichiamo possano rappresentare le esigenze dei diversi attori della filiera. L’attivazione del tavolo ortofrutticolo è un’occasione per rilanciare concretamente ed in modo costruttivo la filiera ortofrutticola che non si mai fermata anche in tempo di lockdown e che non ha beneficiato di risorse finanziarie e vantaggi di diversa natura”.