“Siamo riusciti a superare anche gli ultimi ostacoli per far arrivare all’Italia, nel più breve tempo possibile, i quasi 212 milioni di euro del Fondo di solidarietà europeo per i danni causati da inondazioni, frane, alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna e altre 16 regioni, da nord a sud, nel 2019“. Lo affermano Paolo De Castro e Elisabetta Gualmini, membri della commissione bilanci del Parlamento europeo, in merito alla proposta di mobilizzazione del Fondo di solidarietà dell’Ue verso Italia, Spagna, Portogallo e Austria, per complessivi 279 milioni di euro.
Per l’ Italia i fatti risalgono a fine ottobre e a novembre 2019, quando il nostro Paese è stato colpito da eventi climatici estremi che hanno causato gravi danni alle città, all’agricoltura e all’assetto del territorio. I finanziamenti attribuiti all’Italia, verranno ora distribuiti da Governo e Protezione civile alle 17 regioni colpite dalle devastazioni e dalle alluvioni dell’autunno 2019, con un ammontare che solo per l’Emilia Romagna potrebbe variare dai 40 ai 56 milioni.
“Data l’emergenza attuale, aggravata dalle conseguenze della crisi del coronavirus, la nostra preoccupazione come Parlamento europeo è stata quella di accelerare la procedura di decisione per l’erogazione dei finanziamenti. Adesso – continuano De Castro e Gualmini – l’importante è fare il più velocemente possibile, perché questi soldi servono alle nostre regioni“.
“Con il via libera odierno dell’assemblea plenaria, raggiunto con un voto a grande maggioranza (680 voti a favore, 7 contrari e 1 astensione) – proseguono gli eurodeputati Pd emiliano romagnoli – l’Europa riafferma la volontà di essere ancora una volta a fianco dei suoi cittadini, e invia un forte segnale di solidarietà. Nei prossimi mesi, continueremo a lavorare sulla revisione del Fondo di solidarietà europeo per rafforzarlo ulteriormente dotandolo di maggiori risorse”.
“Ora – concludono De Castro e Gualmini – grazie all’avallo definitivo dell’Europarlamento e all’approvazione già ottenuta dal consiglio dei ministri europei, la palla passa al Governo italiano e al dipartimento della Protezione civile che, auspichiamo, possa far giungere in tempi brevissimi i fondi europei destinati alla ricostruzione alla regioni più colpite”.