Politiche agricole

Ismea, firmate le prime due cambiali agrarie

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Autore Redazione

A due aziende di Ravenna e Lecce. Bellanova: “Percorso in tempi brevissimi. Garantire liquidità prioritario per il rilancio delle imprese”

Sono state firmate ieri alle 12 nel Salone dell’agricoltura del Mipaaf, alla presenza della ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova, e del direttore generale Ismea, Raffaele Borriello, le prime due cambiali agrarie erogate dall’Ismea nell’ambito degli aiuti straordinari alle imprese per l’epidemia Covid-19.

Una firma che arriva in tempi record grazie alla semplicità delle procedure e alle tempistiche estremamente ridotte, che hanno consentito di poter erogare i primi aiuti dopo solo una settimana dall’avvio delle procedure.
“Garantire in tempi rapidi liquidità alle aziende agricole e della pesca è, in questo momento delicatissimo per la ripresa del Paese e il rilancio delle attività, condizione fondamentale – ha detto Teresa Bellanova – La filiera alimentare in questi mesi non si è mai fermata, è vero, continuando a garantire il cibo ma questo non nasconde le enormi difficoltà di alcuni segmenti, come il florovivaismo o quelli maggiormente legati al settore Horeca. É importante che le aziende conoscano e utilizzino gli strumenti messi in campo. Ed è ovviamente fondamentale la celerità garantita da Ismea nel disbrigo delle procedure. Se il tempo non è mai una variabile indipendente, a maggior ragione adesso sostenere le aziende significa consentire loro di utilizzare rapidamente gli strumenti finanziari ed economici straordinari a loro disposizione“.
Le prime due aziende che beneficeranno di questo agile strumento finanziario di sostegno economico, che offre credito immediato alle imprese che operano nel settore agricolo, dell’agriturismo e della pesca, provengono dalla provincia di Ravenna e dalla provincia di Lecce. Riceveranno 30mila euro a tasso zero, un prestito con durata di cinque anni, di cui i primi due anni di preammortamento.
Risorse che possono essere sommate al prestito bancario di 25mila euro con garanzia Ismea che le aziende agricole e della pesca possono richiedere grazie al Fondo di 100 milioni istituito con il Cura Italia e implementato con ulteriori 250 milioni con il Dl rilancio.

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