Politiche agricole

Ministra Bellanova, impegni a 360 gradi

TeresaBellanovaMinistro

La strategia per fronteggiare l’emergenza Covid: dall’indigenza alla carenza di manodopera, dagli anticipi Pac alle rotazioni bio

Le risposte già messe in campo dal ministero delle Politiche agricole sulle questioni emerse nell’ultimo incontro con le Regioni; le Misure per agricoltura, agroalimentare, pesca, nel Decreto Cura Italia; il lavoro in atto per fronteggiare emergenza alimentare, carenza dei lavoratori stagionali, contrasto alle pratiche sleali; gli interventi per le filiere; il negoziato in atto con l’Europa e gli anticipi Pac al 70%, per un valore complessivo di circa 1 miliardo e mezzo, già resi possibili nel Decreto Cura Italia. Sono i temi affrontati ieri dalla ministra Teresa Bellanova nell’incontro in videoconferenza con gli assessori regionali all’agricoltura, ed è la strategia a tutto tondo che Bellanova ha voluto indicare perché segnerà anche i provvedimenti successivi del Governo.

Non sono mancate, poi, importanti anticipazioni. Per il lavoro stagionale nei campi “si sta lavorando per semplificare la vita delle imprese. Nel Dl Cura Italia è prevista la modifica sulla visita medica per i lavoratori stagionali non più per singoli contratti , ma annuale”. E ancora: “Per agevolare il reperimento della manodopera, stiamo pensando a una lista di iscrizione virtuale per chiunque voglia proporsi sul lavoro agricolo. Potrebbe essere gestita da noi e condivisa con il ministero del Lavoro, le Regioni, i Centri per l’impiego, le organizzazioni agricole con i Caa”.

“E’ in atto un lavoro congiunto con la ministra Lamorgese, che ha portato alla proroga dei permessi di soggiorno e ho reiterato la richiesta di incontro alla ministra del Lavoro. Come sapete – ha ricordato Bellanova – è stato avviato un confronto importante con l’Ambasciatore rumeno in Italia Bologan. La nostra parola d’ordine è intanto lavorare per reperire la manodopera. Sulla base dell’anagrafica che avremo, faremo in modo di ragionare sullo strumento ottimale per impedire che i racconti restino nei campi”.

Altra priorità della ministra Bellanova,  garantire l’accesso al cibo alle persone indigenti. La ministra ha voluto sottolineare come si tratti di “un’emergenza cui dobbiamo assolutamente fare fronte perché l’aumento delle richieste da parte delle famiglie non può lasciarci assolutamente indifferenti”.
“Non abbiamo perso tempo – ha detto Bellanova – dopo aver previsto nel decreto Cura Italia i 50milioni per il Fondo indigenti e aver condiviso con il tavolo di lavoro la ripartizione delle risorse destinate alla tipologia dei prodotti in piena sintonia con gli enti caritativi. Il decreto è in registrazione alla Corte dei Conti e prevede solo prodotti totalmente italiani”. “Quanto al metodo – ha precisato la ministra – nel dialogo con il tavolo e gli enti interessati si è tenuto conto dello storico degli acquisti, delle scorte, dei fabbisogni e se possibile anche della territorialità dei prodotti che vengono distribuiti per aree geografiche. Nel frattempo – ha ricordato la ministra – è già in pubblicazione il decreto con 6 milioni di euro per garantire il latte agli indigenti ed è altrettanto imminente la pubblicazione del bando per l’acquisto”.

Rotazioni bio, firmato il decreto

Intanto, la ministra Bellanova ha firmato, dopo il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni, il cosiddetto “Decreto Rotazioni”, provvedimento molto atteso dalle aziende impegnate nell’agricoltura biologica e che punta a fare chiarezza su uno degli aspetti centrali del metodo biologico, quello degli avvicendamenti colturali.

“Abbiamo accelerato l’emanazione del Decreto per dare le giuste certezze agli agricoltori che devono pianificare la propria attività”, ha spiegato la ministra. “Considerata la complessità del tema, è stato infatti un provvedimento a lungo discusso con le Regioni e le rappresentanze del settore”.

“L’Italia – ha aggiunto la ministra – pur nel rispetto delle peculiarità territoriali, si è dotata di norme chiare e trasparenti a livello nazionale in materia di rotazioni in agricoltura biologica, fornendo ulteriori garanzie ai consumatori che fino ad oggi hanno costantemente premiato il biologico italiano. Un settore che negli ultimi anni fatto registrare una costante crescita, come testimonia l’incremento dei terreni destinati a queste coltivazioni, e che rende il nostro Paese leader europeo per numero di operatori biologici. Adesso, e proprio per questo abbiamo prorogato al 31 maggio i termini di partecipazione ai bandi per le Mense biologiche, dobbiamo fare di tutto perché l’emergenza sanitaria in corso non metta a repentaglio i successi raggiunti. E approvare presto la legge sul biologico”.

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