Piccoli Frutti

In Sicilia i mirtilli che aiutano un intero distretto agricolo

A Santa Croce Camerina (Ragusa), Giuseppe Zisa ha creato un’azienda modello nella gestione delle risorse umane

Motivati, formati e con un orgoglioso senso di appartenenza. “Sono entusiasta del mio lavoro quando riesco a vedere sul volto dei lavoratori felicità, motivazione e senso di appartenenza”. Giuseppe Zisa è un imprenditore siciliano con il pallino delle risorse umane, oltre che dei mirtilli.
Due aziende agricole, 12 ettari di serre specializzate e 80 collaboratori. “E il prossimo anno se ne aggiungeranno altri 40, circa, grazie al nuovo impianto di 4 ettari che abbiamo appena inaugurato lo scorso dicembre”.
Studio e innovazione sono una filosofia di vita, ma l’obiettivo principale è soprattutto uno: riuscire a creare reddito e lavoro in un areale dove l’agricoltura ricopre un ruolo fondamentale per l’economia locale. “Da noi la gestione delle risorse umane è l’attività più importante, ecco perché è fondamentale riuscire a creare un clima interno ideale. È proprio grazie ai nostri collaboratori se siamo riusciti a costruire una solida realtà passata dalla coltivazione delle orticole a quella dei piccoli frutti. Lamponi, ma soprattutto mirtilli, ora anche a residuo zero”.

L’approdo ai mirtilli

L’innovazione e il cambiamento fanno parte della storia di Giuseppe Zisa. Da orticoltore classico, nel 1997 convertì pionieristicamente tutta l’azienda al biologico. “Spesso mi hanno dato del matto”. Dopo una parentesi che l’ha visto impegnato, con successo e soddisfazione, anche nel settore degli impianti fotovoltaici, nel 2015 ha piantato il primo mezzo ettaro di lamponi e poi, complice una visita al centro sperimentale di Sant’Orsola situato a pochi chilometri dalla sede delle due aziende di famiglia Zisa e Stamilla, la decisione di produrre mirtilli. “Sono stato un pioniere anche in questo caso, certamente il primo a investire così tanti ettari”.

Le risorse umane: il segreto del successo

Non solo un’assunzione regolare, ma anche premi di produzione, un’intensa e accurata formazione e un’organizzazione del lavoro che punta sulla collaborazione. “Nelle nostre aziende ognuno ha un ruolo e delle mansioni che svolge con grande responsabilità. Anche i più demotivati, una volta inseriti, sono poco dopo orgogliosi di lavorare da noi e questo crea un grande beneficio per tutti”.
I dipendenti hanno un’età  tra i 18 e i 50 anni, più donne che uomini e un mix di nazionalità differenti tutte ben integrate. “La maggior parte dei nostri collaboratori lavorano con noi durante il periodo di raccolta, che va da fine febbraio a fine giugno, e poi alcuni rimangono anche per il successivo periodo di potatura fino a settembre”. A febbraio si svolgono dei veri e propri  job day per 4 venerdì consecutivi durante i quali avviene la selezione del personale e la descrizione del lavoro che verrà svolto. “Il nostro è un lavoro pulito, leggero e che definirei anche elegante rispetto ad altre coltivazioni”.

Secondo Giuseppe Zisa c’è ancora tanto potenziale da sfruttare per creare reddito e posti di lavoro. “Qui in Sicilia abbiamo un potenziale incredibile per l’agricoltura: abbiamo luce, calore, pianure, acqua del sottosuolo ricca di sostanze minerali. Siamo seduti sull’oro, ma spesso sembriamo non saperlo”.

Tra i prossimi progetti anche le ciliegie: i primi 100 alberi sono stati piantati e in futuro produrranno primizie a inizio aprile. “Ho ancora tanti altri importanti progetti e risorse che porteranno benefici per tutto il territorio”.

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