“Dopo il ritiro della proposta dei fitofarmaci annunciato ieri, chiediamo ora un radicale cambiamento rispetto a un’altra proposta normativa su cui abbiamo espresso fin dall’inizio molte riserve, ovvero il nuovo regolamento sugli imballaggi che la Commissione ha presentato nel novembre 2022 e che proprio in questi giorni è approdato all’esame finale del trilogo tra le tre istituzioni europee, Consiglio, Parlamento e Commissione”.
È l’appello lanciato dal presidente di Confcooperative Fedagripesca, Carlo Piccinini, in occasione dell’inaugurazione oggi a Berlino di Fruit Logistica, la più importante manifestazione del settore ortofrutticolo, dove Fedagripesca è presente in uno stand insieme al Consorzio Agroalimentare Pontino e alla BCC dell’Agro Pontino e dove è arrivato anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
“Pur condividendo in linea generale l’obiettivo di una riduzione dell’uso della plastica per gli imballaggi – spiega Piccinini – le norme proposte sono a nostro avviso sproporzionate rispetto al problema individuato. Ci opponiamo infatti fermamente al drastico divieto che colpirebbe il comparto ortofrutticolo di utilizzo di imballaggi per confezioni inferiori a 1,5 chili. È una proposta arbitraria, discriminatoria e sproporzionata che non potrà che avere come risultato un maggiore spreco alimentare, dal momento che il prodotto sfuso presenta tempi più rapidi di deperibilità e in taluni casi anche rischi per la sicurezza alimentare. Il divieto potrebbe anche comportare per le esportazioni verso paesi terzi una anti-economicità per le imprese, chiamate a produrre linee di packaging diverse da quelle utilizzate nei mercati principali”.
Il Parlamento Europeo aveva chiesto in plenaria il rigetto di questa disposizione, come sollecitato dall’intera filiera italiana ed europea. “Purtroppo – spiega Piccinini – nel testo che è uscito dal Consiglio dei Ministri il divieto è stato invece mantenuto, con il voto contrario dell’Italia”.
Gli imballaggi per i prodotti freschi rappresentano soltanto una percentuale pari all’1,5% del totale degli imballaggi alimentari utilizzati oggi nell’Ue (fonte: Freshfel). Vale la pena evidenziare anche che “in tutta Europa le cooperative e Op si stanno impegnando da tempo a favore di imballaggi più sostenibili e chiedono un’applicazione armonizzata della regolamentazione sugli imballaggi ortofrutticoli in tutta l’Unione, senza consentire “fughe in avanti” da parte di singoli Stati Membri attraverso normative nazionali, aspetto questo essenziale per salvaguardare l’ export delle imprese ortofrutticole italiane”.
Secondo il presidente di Confcooperative Fedagripesca non va trascurato il fatto che gli imballaggi abbiano “anche e soprattutto l’obiettivo di proteggere i prodotti freschi evitando manipolazioni e che ad oggi non ci siano in molti casi reali soluzioni alternative all’uso della plastica, basti pensare ai prodotti della quarta gamma”. Non va dimenticata, infine, conclude Piccinini, “neanche l’importante funzionalità che il packaging riveste nell’ottica di trasferire una serie di importanti informazioni ai consumatori, assicurando anche trasparenza in termini di indicazione di origine”.
Fonte: Confcooperative Fedagripesca