Nella settimana in cui l’anticiclone Apocalisse4800 sta mettendo a dura prova tutta l’Europa per via delle temperature da record, il tema dei danni da caldo è quanto mai attuale. Può una copertura migliorare le condizioni delle colture in pieno campo, pomodoro in particolare?
Se lo è chiesto l’azienda Arrigoni, player internazionale nel settore tessile tecnico per l’agricoltura, che con un’analisi interna e comparativa ha messo a confronto tre diversi tipi di coperture agrotessili evidenziandone i benefici, o meno, rispetto alla coltura non protetta.
Dai risultati emersi ne derivano una serie di riflessioni in termini di qualità, di rese, di calibri del prodotto. In sintesi, si può affermare che il miglioramento delle condizioni microclimatiche dovuto all’impiego di coperture, si traduce in maggiori volumi e migliore qualità dei pomodori.
La premessa
L’analisi di Arrigoni è partita da una premessa: senza proteggere le colture dai danni da caldo, nel 2021 il 20% dei pomodori del sud italia è andato perso a causa del clima torrido. Al nord, invece, soprattutto nelle zone occidentali e centrali, i maggiori danni sono da ascriversi alla grandine. In entrambe le circostanze, le coperture avrebbero portato benefici alla coltura.
Le coperture sotto esame e le prove
Oggetto della prova in pieno campo, la quale si è svolta nei mesi di giugno, luglio e agosto nel campo sperimentale Sachim di Putignano (Bari), sono le coperture Arricover Bt, Arricover Blld, Prisma Mdf Fresh, tutte firmare Arrigoni.
Le prime due sono caratterizzate da un peso di 36 grammi al metro quadrato, la terza pesa il doppio (78). Quanto al grado di ombreggiatura, i rispettivi parametri sono i seguenti: 13, 36, 49. Prisma, dunque, è la più coprente. Inoltre è trattata con un additivo rinfrescante.
Il microclima ideale
Sotto Arricover Bt, che di fatto è trasparente, le temperature rilevate sono simili a quelle registrate in pieno campo, mentre con Arricover Blld il pomodoro inizia a trarre alcuni benefici in presenza di caldo: si registrano infatti temperature inferiori fino a quattro gradi rispetto alle colture non protette. Decremento più che doppio delle temperature (8,8) si rilevano con l’impiego di Prisma Mdf Fresh.
L’effetto benefico, spiegano dall’azienda, può essere legato al maggior grado di ombreggiamento dei retini bianchi e alla presenza dell’additivo rinfrescante: in una precedente prova comparativa tra Prisma con e senza additivo, infatti, era stata riscontrata una riduzione della temperatura inferiore, circa 2-3 gradi.
Un altro interessante risultato riguarda l’escursione termica notturna. Con tutte e tre le tipologie di coperture di Arrigoni si ha un delta più contenuto tra notte e giorno rispetto a quanto avviene in campo. Il che significa che la coltura può beneficiare di un microclima più stabile.
Quanto alle rese, si regista un incremento dei volumi rispetto al pieno campo con Prisma, + 40,45 per cento. Incremento a doppia cifra anche per Arricover Blld (+17%), mentre con Arricover Bt si ha un maggior numero di frutti per pianta contenuto rispetto al test di controllo: 14,94 versus 14.
Circa la quantità di frutti, va detto che con la copertura bianca Prisma si registra un numero inferiore di pomodori, ma il calibro è maggiore: si tratta di pezzature più appetibili dal mercato.
In ogni caso, tirando le somme, sebbene tutte e tre le coperture abbiano avuto effetti benefici, l’analisi di Arrigoni conclude che, su pomodoro in pieno campo, le migliori performance in tema di contenimento dei danni da caldo le registra Prisma Mdf Fresh.