Dieci giorni fa il webinar di myfruit dedicato alla premiumness nel reparto ortofrutta, durante il quale si è parlato di strategie, obiettivi da perseguire ed errori da evitare. Con qualche progetto virtuoso riuscito.
E’ il caso dell’anguria Perla Nera. Nel 2018 tre aziende leader nel settore ortofrutticolo nazionale, quali Op Francescon, Peviani Spa e Op La Mongolfiera del gruppo Fratelli Giardina intuiscono le potenzialità di una varietà non ancora presente sul mercato italiano, riconoscibile per la buccia nera, dalle eccellenti qualità organolettiche e dall’innovativo formato midi, quindi fruibile anche per nuclei famigliari più ristretti. Dalla loro intuizione nasce la società consortile Perla Nera.
La collaborazione ha un obiettivo ambizioso, promuovere e qualificare l’anguria Perla Nera come prodotto di eccellenza, grazie alla sua genetica esclusiva, al rigidissimo disciplinare di produzione e – da non trascurare – ingenti investimenti sulla marca. Per garantire la qualità dei frutti, il gruppo si è anche dotato di uno specifico disciplinare, supportato da un piano di controlli affidato a un’azienda di consulenza esterna.
La visione
“Abbiamo creduto da subito in un progetto condiviso per aumentare la credibilità del progetto e del marchio, potendo dare risposte importanti in merito alla disponibilità di prodotto”, spiega il presidente, Bruno Francescon.
“Avendo ampia conoscenza del sistema produttivo di altri areali europei – precisa Andrea Peviani – questo progetto dà una risposta importante al problema italiano della eccessiva frammentazione della produzione. Frammentazione che a volte genera grandi differenze qualitative tra diversi lotti di produzione, non consentendo di poter creare affezione al marchio da parte del cliente”.
“Avere partner che coltivano in altre zone, poi, consente la presenza di Perla Nera durante tutta la stagione con un vantaggio indiscutibile per l’intera filiera e, soprattutto, per il consumatore finale”, aggiunge Sergio Giardina.
Anguria premium
Perla Nera è prima di tutto un’anguria dalla polpa molto dolce e croccante e pochissimi semi, morbidi e bianchi. Tra le sue peculiarità, la particolare digeribilità e la capacità di mantenere intatta a lungo la propria freschezza. Si riconosce per la sua buccia scura e un formato midi ideale, superiore alle angurie mini e più contenuto rispetto alle angurie tradizionali, che la rende particolarmente facile da trasportare e conservare in frigo.
L’anguria premium deve le sue qualità alle aree di produzione in cui nasce, accuratamente selezionate per le loro caratteristiche pedoclimatiche e per garantire una più ampia stagionalità del prodotto. Si tratta della più grande filiera italiana dell’anguria con oltre 100 agricoltori coinvolti in otto regioni. Viene infatti coltivata nella provincia di Mantova, in Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Campania, Basilicata, Sardegna e Sicilia. La produzione italiana è disponibile per l’acquisto da maggio a settembre nei supermercati e nei rivenditori specializzati.
Category management rivoluzionato
Perla Nera ha di fatto riscritto il category management delle angurie creando un nuovo segmento premium (midi nera) che ha portato segmentazione, nuovi consumatori e innalzamento della qualità media.
“Grazie alle attività marketing e al supporto della Gdo che sposa il nostro progetto, Perla Nera ha raggiunto un indice di notorietà tra i più elevati del settore, nonostante si tratti di un prodotto prettamente stagionale. Per tutte queste caratteristiche, aiutando il retailer nella costruzione della scala prezzi del segmento, può essere definita premium”, spiegano i tre soci.
Bilanci positivi
La campagna 2022 si è chiusa positivamente con una penetrazione da leader nel mercato italiano, aumentando la riconoscibilità come prodotto premium grazie a un importante piano marketing basato su Tv, social media, digital, sponsorship sportiva e influencer mixati con azioni mirate nei punti di vendita.
In generale, dalla sua nascita, sono aumentate le richieste (anche da altri paesi europei) e gli ettari coltivati di anno in anno. L’incremento degli ettari è stato possibile solo grazie alla forza del consorzio con un areale produttivo che copre tutta la stagionalità di coltivazione di Perla Nera.