L’idea era di parlare di prodotti premium nel reparto ortofrutta. Di come avviare un progetto di successo, di come gestirlo, con quali leve a supporto del marketing ed evitando quali errori e/o rischi.
Non sarà un confronto vis-à-vis tra produzione e distribuzione perché volevamo – prima – avere l’opinione di chi, quel prodotto, lo deve esporre, presentare e vendere. Credendoci.
Così, alle 15:30 del 18 ottobre in diretta sul nostro canale Linkedin al webinar “Come si diventa premium price” tre rappresentanti della Grande distribuzione organizzata del peso di Daniele Furlani (Conad), Gregorio Martelli (Magazzini Gabrielli) e Claudio Mazzini (Coop Italia), supportati e stimolati da chi scrive e con l’aiuto di Salvo Garipoli, direttore di Sg Marketing, racconteranno le loro esperienze, dando particolare risalto alle criticità da superare ma anche ai punti di forza su cui investire. A Elena Secchi (Syngenta Italia) il compito di illustrare l’esempio riuscito de “il Camone quello vero“.
Il valore del premium
“Proprio in un contesto di mercato complesso come quello che stiamo vivendo il premium assume un valore strategico per chi produce e per chi distribuisce – spiega a myfruit.it Salvo Garipoli – Un valore da preservare per generare distintività e sostenere la redditività delle insegne e del comparto”.
“La selezione varietale – continua Garipoli – ma anche il territorio, la garanzia dei processi produttivi, i connotati di marca associati alla comunicazione fuori e dentro il punto di vendita, sono aree da esplorare e valorizzare al meglio in rapporto alle esigenze di un consumatore sempre più attento e alla ricerca di esperienze di consumo appaganti. Anche questa è convenienza”.
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