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Divieto importazione mele polacche in Russia. La rivolta su Twitter

#jedzjablka, vale a dire “mangiati una mela”. È l’hashtag che spopola in queste ore su Twitter in Polonia.

C’è di tutto, dai selfie di cittadini che addentano una mela ovunque, a casa o in ufficio, ai fotomontaggi più ironici che prendono di mira Putin. Il tormentone che spopola in questo momento su twitter in Polonia è #jedzjablka, “mangiati una mela”. Dal 1° agosto, infatti, la Russia ha vietato la maggior parte delle importazioni di frutta e verdura dalla Polonia. La motivazione ufficiale? Irregolarità nella certificazione dei prodotti importati dalla Polonia, con “l’individuazione di alcuni oggetti di quarantena per la Russia”: secondo quanto riferisce Alexey Alekseenko, portavoce di Rosselkhoznadzor (Servizio Federale per la Veterinaria e Sorveglianza Fitosanitaria) si tratta di “quasi tutti i tipi di frutta e verdura – mele, pere, mele cotogne, ciliegie, cavoli. Il divieto riguarda sia le verdure fresche che congelate, sottolinea Alexeenko, prodotti sulla cui qualità la Russia ha animatamente discusso con i colleghi polacchi. Si tratterebbe in realtà, secondo i media polacchi, di una contromossa da parte di Mosca dopo le sanzioni dai paesi occidentali a causa della crisi di Kiev e che colpirebbe il mondo agricolo ucraino.

Per la Polonia le mele rappresentano la voce più importante all’interno della produzione ortofrutticola locale, pari a circa l’80%, e la Russia è il primo paese importatore, seguito dal Regno Unito e i paesi del Nord Africa. Sono circa 100mila i produttori locali che lavorano superfici in media molto piccole per una produzione annua di mele che si aggira intorno a 2,5 milioni di tonnellate.

Credit foto: twitter. Fonte news: La Voce della Russia | Ansa | weeknewslife.com

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