Dopo il pomodoro, anche il melone ha la sua mappa completa del DNA. Questa nuova scoperta si deve, questa volta, ad un consorzio composto da nove centri di ricerca spagnoli, sia pubblici che privati; i risultati dello studio sono stati pubblicati pubblicati sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze Pnas. Come riportato da WineNews, Pere Puigdomenech, membro del Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo (Csic) spiega che: “Abbiamo identificato 411 geni che potrebbero avere a che fare con la resistenza alle malattie: sono pochi, ma nonostante ciò il melone ha un’elevata capacità di adattamento ai diversi ambienti”. Degli 89 geni identificati coinvolti nella maturazione del melone, 26 incidono con l’accumulo dei carotenoidi che hanno il compito di colorare la polpa del melone, mentre gli altri 63 svolgono la funzione di regolare l’accumulo di zuccheri e quindi sono responsabili anche del gusto finale del frutto. Jordi Garcia Mas, dell’Istituto di ricerca e tecnologia per il cibo e l’agricoltura (Irta), sottolinea come la conoscenza del genoma e dei geni che compongono il DNA del melone possa rappresentare una scoperta in grado di produrre varietà più resistenti alle malattie.
Per informazioni dettagliate sulla ricerca vedi qui
Completata la mappa del DNA del melone
Scoperti i geni che influenzano maturazione, colore e accumulo degli zuccheri
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